“Frode carosello”. Modica, si difende l’imprenditore indagato. “Nei guai per colpa di altri”

Si difende l’imprenditore modicano P.R., 65 anni, coinvolto nella cosiddetta “frode carosello”, ed al quale sono stati sequestrati cautelativamente beni per cinque milioni di euro dalla Procura della Repubblica. Si tratta di una vicenda molto complessa sotto il profilo giuridico, poiché riguarda l’interpretazione di norme tributarie. ”Per questi motivi e a causa dei comportamenti in malafede e fraudolenti di società estere, che nulla hanno a che fare con il mio assistito – chiarisce l’avvocato Salvatore Poidomani per conto dell’indagato – che diversi altri imprenditori del settore sono incappati in questa situazione(il riferimento è anche al fratello di R.P., che già in giugno fu coinvolto in analoga vicenda, ndr.). Il mio cliente è certo della sua estraneità ai fatti e non ha dubbi che nel corso del giudizio emergerà la sua innocenza”. In sostanza, l’interessato attribuisce a terzi eventuali responsabilità. Il rischio in tali situazioni, fermo restando la presunzione di innocenza, è una condanna da uno a sei anni di reclusione. Secondo l’Ufficio delle Dogane e la Guardia di Finanza, l’azienda di distribuzione alimentare che opera nell’area industriale Modica-Pozzallo, avrebbe evaso Iva per nove milioni di euro. Secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe attestato falsamente documenti che accompagnavano la merce destinata ai mercati di Romania, Slovenia e Malta, che gli avrebbero consentito di vendere “franco Iva”, mentre in realtà i prodotti alimentari restavano in Italia e venduti a prezzi notevolmente ridotti, creando, quindi, una concorrenza sleale. Fiamme Gialle e Doganieri sono stati insospettiti dall’assoluta incongruità dei tempi di percorrenza dei camion per raggiungere la Romania, la Slovenia e l’Isola dei Cavalieri, giacchè la mercanzia arrivata a destinazione a distanza di poche decine di minuti. L’imprenditore avrebbe effettuato pagamenti in contante o tramite assegni circolari a persone prestanome, che, spesso, non avevano nulla a che vedere con il commercio all’ingrosso nel settore dei supermercati. In qualche occasione la data del carico effettuato nei magazzini dell’area industriale Modica – Pozzallo era la stessa di consegna della merce in Romania.

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