Procura di Modica. Il bilancio di Puleio dai sapori del commiato

Oltre settanta operazioni di polizia giudiziaria coadiuvate, dirette e concluse dalla Procura della Repubblica di Modica, centotrentacinque arresti e venti milioni di euro sequestrati per truffe, usura, frodi e altri reati. Per non dire che l’istituto penitenziario di Modica Alta non è in grado di accogliere persone perchè pieno tant’è che gli ultimissimi arrestati sono stati rinchiusi a Ragusa. Numeri da grandi uffici, che poche Procure in Sicilia possono vantare. Sono numeri che, però, rappresentano il commiato della magistratura inquirente modicana che andrà soppressa come lo sarà quasi certamente il Tribunale di Piazzale Beniamino Scucces. Numeri che hanno valore solo sulla carta giacchè nelle “stanze dei bottoni” nemmeno si sono preoccupati di valutare.  Il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, al termine di due diverse conferenze stampa ha avuto parole che avevano il toni proprio del commiato. “Questi dati – ha spiegato – rappresentano solo l’ultimo anno di lavoro di questi uffici, grazie alla collaborazione di tutte le forze dell’ordine, che , evidentemente, non sono sufficienti per potere mantenere la Procura a Modica da parte del Ministero”. Puleio lo ha detto con un sorriso amaro in bocca. Gli ha fatto da conferma il comandante del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ragusa, Massimiliano Pacetto. “Non so se da domani – ha detto – ci potrà essere questo tipo di rapporto collaborativo tra tutte le forze di polizia, cosa che fino ad oggi la Procura della Repubblica di Modica è riuscito a mantenere. Non ultima l’operazione che per la prima volta ci ha visto collaborare con i carabinieri e la polizia per arrestare sette persone, basisti per gli sbarchi di extracomunitari”.

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