Rischi a mare. Cosa fare? La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

“Con le pinne, fucile ed occhiali quando il mare è una tavola blu sotto un cielo di mille colori ci tuffiamo con la testa all’ingiù…” possibilmente con qualche precauzione e tanto buon senso, infatti, basta poco per trasformare una vacanza da sogno in una da incubo! Vietato improvvisare.
Se avete la fortuna e soprattutto la possibilità di esplorare fondali esotici. farlo senza un corso di preparazione adeguata è molto pericoloso, un corso serio che duri tutto l’inverno e preveda lezioni in piscina e in mare aperto con istruttori abilitati. Rispettare le regole imparate è fondamentale: segnalare la propria presenza in mare con una boa, non immergersi da soli, verificare il meteo del mare, evitare di immergersi se non ci si sente in perfetta forma.
Attenzione, anche, ai tuffi dagli scogli, la corrente sfavorevole può essere difficile da contrastare e se il mare non è abbastanza profondo si rischia di toccare bruscamente il fondo con conseguenze gravissime.
E le meduse? Utilizzate l’ acqua di mare e pomate antistaminiche per lenire il dolore; sciacquate la zona colpita con acqua salata e rimuovete i residui di tentacoli aiutandosi con una carta di credito o con delle pinzette. Applicate poi una soluzione di alcol al 40-70% o aceto per 30 minuti. Fate un impacco con il ghiaccio.
Contro le punture di tracine e scorfani vi consiglio di pulire la ferita facendo uscire il veleno iniettato con la puntura e immergete la parte nell’acqua calda in modo da placare il dolore. L’incontro con un riccio è possibile vicino agli scogli, gli aculei vanno tolti con molta calma perché si possono spezzare, la parte lesa va disinfettata e magari curata con un antibiotico locale.
Estate significa soprattutto tintarella, la protezione, quindi, è d’obbligo a tutte le età, e in caso di scottature, una bella fetta di patata cruda vi eviterà le vesciche rinfrescandovi immediatamente.
Fate attenzione, nelle ore più calde, al colpo di calore. Questo è un pericolo da non sottovalutare, si manifesta quando la temperatura esterna è molto alta e non si riesce a disperdere il calore accumulato, a rischio maggiormente i bambini, gli anziani e chiunque svolge un’attività fisica intensa all’aperto.
Dalla sonnolenza iniziale la situazione può degenerare fino alla perdita di coscienza e all’insufficienza cardiaca, alle convulsioni e a danni neurologici, in qualche caso il colpo di calore può portare anche alla morte.
Rinfrescare tempestivamente il corpo con acqua tiepida e compresse bagnate sulla fronte e sui polsi, in caso di svenimento sollevare le gambe e tenere la testa allo stesso livello del corpo.
Qualche consiglio per la prevenzione. Non saltate la colazione per evitare cali glicemici che sono controproducenti in estate, evitate il sole nelle ore più calde della giornata, utilizzate un cappello e bevete molto, soprattutto non compiete sforzi quando le temperature sono elevate.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa