Gran finale alla 1^ edizione di Modica Jazz Fest con un’artista di caratura internazionale.

Chiara Civello all’Auditorium di Marina di Modica si conferma star del jazz internazionale ostentando esibizioni con la solita classe e eleganza nei testi e nelle melodie. Il Modica Jazz Fest ha chiuso con un bilancio molto incoraggiante. Una maratona di sette giorni con quattordici spettacoli ( tra Cava Pietra Franco e Auditorium di Marina di Modica) dove il numero e la qualità del pubblico partecipante hanno dimostrato che la domanda di buona musica ha avuto un’offerta adeguata e ciò mette ottimismo agli organizzatori ( Centro studi della Contea di Modica, il Saint Luois college of music di Roma, il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, il Miur e il Comune di Modica) per ripensare ad una seconda edizione magari arricchita di nuovi e interessanti proposte. “Ci sono tutte le condizioni, ha commentato Bruno Civello direttore generale del Miur, perché questo evento possa essere radicato nel territorio e avere sempre maggiori fortune attesa la risposta entusiastica del pubblico.”
Chiara Civello è andata subito in presa diretta forte di quattro fortunati album ( Last quarter moon, The space between, 7752 e Al posto del mondo) con molte canzoni scritte a quattro mani con compositori e autori di caratura mondiale: Burt Bacharach, Ana Carolina, Daniel Jobim, Diana Tejera.
In Questi Giorni, Ora , Parole Incerte,Un Passo Dopo L’Altro, Resta, My Somewhere To Go gli attacchi iniziali
Dall’album 7752 ha interpretato “Dimmi Perchè” e “Un Uomo Che Non Sa Dire Addio” dove è emersa tutta l’italianità dell’artista, ben accostata ad atmosfere anni ’60 (nonostante la seconda sia una cover di una bossa nova di Antonio Villeroy, un’alchimia tra Roma, New York e Rio de Janeiro fatta di jazz, pop, melodia italiana, beat, musica brasiliana, blues, soul, R&B, rock, funky, la cosa bella è che si sente tutta Chiara Civello in ogni nota, semplicemente e liberamente.
La raffinatezza e l’eleganza interpretativa emerge da cover inossidabili come “ Il cuore è uno zingaro”, ricordo di un Sanremo del 1971 del duo Di Bari- Nada, “Il Mondo” di Jimmy Fontana e “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo. Strumentista di mille risorse giostra con confidenza tra pianoforte e chitarra Chiara Civello ha presentato brani dell’ultimo album “Al posto del mondo”, che mutua il titolo della canzone presentata, senza fortuna, al Sanremo 2012 scritta con la musicista italo spagnola Diana Tejera.
Ha chiuso con una doppia esibizione al bis invocato da un pubblico entusiasta e molto composto impegnandosi in due brani di fascinosa melodia: “Que reste-t-il de nos amours? ” di Charles Trenet “Qui sas, qui sas, qui sas” di Oswaldo Farres. Due chicche che hanno dimostrato un vigore e un talento di spessa caratura. Chiara Civello romana di nascita ma con forti radici modicane si dichiara cittadina del mondo. Il suo mondo è in effetti un pianoforte e una destinazione dove contaminarsi e contaminare per continuare a fare canzoni e a regalare sogni.
“ E’ stata un’esperienza straordinaria il Modica Jazz Fest inserito nel contesto di Modica Miete Culture, commentano alla fine dello spettacolo il Sindaco Buscema e l’assessore alla Cultura Annamaria Sammito, assolutamente in linea con l’offerta culturale dove qualità, prestigio non fanno sicuramente difetto. Sosterremo questo evento nel progetto della seconda edizione perché possa diventare un appuntamento stabile nelle estati modicane. Un grazie a quanti si sono impegnati ad organizzarlo e anche al pubblico che fedelmente ha seguito numeroso gli spettacoli” Lo stesso auspicio infine è stato espresso da Paolo Failla, Presidente del Centro Studi della Contea organizzatore di Modica Jazz Fest.

foto giovanni antoci

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