Il desiderio sessuale, l’estate e i cinque sensi. La rubrica medica del dottore Federico Mavilla

L’estate è notoriamente un periodo in cui, aumentando gli stimoli erogeni, aumenta anche il desiderio sessuale. Tale incremento è dovuto alla maggior disponibilità e propensione a parlare, a lasciarsi andare e a fare nuove amicizie e alla diminuzione dei fattori stressogeni per cui ci si sente più liberi e spensierati. L ’aumento del desiderio sessuale in estate è effettivamente attribuibile a vari fattori tutti concatenati tra loro. Nello specifico, per quanto riguarda il fattore “clima”, l’azione del caldo, nel risvegliare la sessualità, va correlata a quella degli stimoli olfattivi, mentre la stimolazione visiva viene annoverata per la predisposizione a scoprirsi e a vestirsi con abiti leggeri. Il caldo provoca l’innalzamento della temperatura della pelle, ciò comporta la vasodilatazione periferica e l’emanazione di ferormoni, vale a dire quelle sostanze volatili emanate dal corpo e percepite come “segnale chimico di comunicazione sociale tra individui della stessa specie , la cui funzione è appunto quella del richiamo sessuale. Se si vuol fa colpo è necessario quindi non abusare in creme, deodoranti profumati, colonie e solari: coprirebbero quella naturale fragranza di uomo o di donna che sono alla base dell’attrazione reciproca. Importante è anche il ruolo giocato dall’aumento della quantità di luce nel riattivare e stimolare i centri ipotalamici deputati alla sessualità. La luce del sole stimolando la ghiandola pineale (epifisi), da una parte accentua la produzione di serotonina, sostanza che funge da antidepressivo naturale, di conseguenza l’umore tende a risalire e ci si sente più propensi verso gli altri, dall’altra si ha una diminuzione della produzione di melatonina, l’ormone del sonno, per cui ci si sente più carichi di energia. Anche la stimolazione visiva ha un suo ruolo predominante: vestiti sexy, trasparenze, corpi nudi al sole, sono un cocktail neuroendocrino esplosivo che, stimolando il sistema nervoso parasimpatico, attiva i recettori presenti nel tessuto spongioso dei corpi cavernosi del glande e del clitoride che sono notoriamente le “zone erogene” per eccellenza sia nell’uomo che nella donna.
Attenzione, però, se l’uomo generalmente viene stimolato ed attratto dalle forme sinuose, dalle anche, dal seno femminile, specie se sono parzialmente scoperte e lasciano solo intravedere, ciò che provoca invece particolarmente le donne sono i glutei.
I maschietti quindi, se vogliono essere attraenti e stimolare l’immaginazione femminile, devono stranamente lavorare molto proprio sul loro “fondoschiena”. Ci sono poi i profumi che stimolano il desiderio sessuale. Nella bella stagione fioriscono piante il cui odore inebria l’aria e stimola gli amori. Alcuni di questi profumi si accentuano la notte per cui il nostro ipotalamo che, come già abbiamo detto ha avuto influssi positivi per il prolungarsi della luce solare, continua ad essere stimolato intensamente anche al calar del sole. Chi di noi non è attratto dal profumo notturno delle zagare (i fiori d’arancio propiziatori appunto dei matrimoni), dei gelsomini, dei giacinti. I fiori di ippocastano poi hanno un odore penetrante e stimolante per entrambe i sessi, perché contengono una combinazione di sostanze chimiche presenti anche nelle secrezioni seminali del maschio. Il cattivo odore del sudore dovuto alla fermentazione dei batteri sulla pelle non va coperto, ma se ne va lavandosi bene e correttamente. In estate il desiderio sessuale passa anche per il gusto. Il cibo afrodisiaco può accendere il desiderio, accrescere le energie o migliorare l’atto d’amore in sé agendo specificamente sulle zone erogene, può stimolare la mente per suggestione o un simbolismo sessuale, rilassa il corpo allentando le inibizioni, prolunga la durata dell’atto d’amore.
Insomma gli afrodisiaci sono in grado di esaltare, raddolcire o ispirare lo stato d’animo e spesso creando la giusta atmosfera nel luogo di seduzione.
Le ostriche come tutti i frutti di mare, somigliano in modo suggestivo ai genitali femminili, sono un alimento molto sano e ricco di fosforo, zinco, rame, benefico per il corpo ed il cervello, attivano la stimolazione degli ormoni ipofisari sulle gonadi in entrambe i sessi.
Lo champagne oltre a esaltare il sapore delle ostriche, essendo spumeggiante, ricorda appunto la spuma del mare da cui è nata Venere e facilita la digestione. La debole gradazione alcolica aiuta poi gli amanti a rilassarsi ed annulla le inibizioni, le sue bollicine stimolano la fantasia.
L’azione afrodisiaca viene esaltata quando esso viene bevuto nelle classiche coppe francesi. Infatti forse non tutti sapete che esse sono state inventate da Madame de Pompadour che le aveva commissionate ad un famoso artigiano vetraio sullo stampo del suo meraviglioso seno. Bisogna infine ricordare che l’eccesso di champagne ha invece effetto contrario e depressivo, per cui ve ne consiglio solo dosi moderate.
La banana poi è un potente afrodisiaco! Vi meravigliate vero? Essa, questa volta non solo per l’immaginazione evocata dalla sua forma particolare, ma soprattutto per l’alcaloide che essa contiene nella buccia , presente anche in certi “Funghi Magici” e nella pelle dei rospi, tanto cari alle streghe che un tempo si diceva preparassero filtri amorosi particolari.
“Saruzzu fa freddo!… dai abbracciami”: è la frase uguale e contraria che ci si aspetta nel cupo inverno per dare lo start ad una caliente notte d’amore.
In estate invece “… fa caldo” e Saruzzu predilige le carezze. L’effetto delle carezze è molteplice e appagante, stimola il nostro corpo e induce nella mente un profondo stato di benessere, di calma e relax.
L’importanza di questo gesto è data dal contatto corporeo, con il quale ogni centimetro quadrato di pelle si trasforma in una mappa di recettori nervosi che catturano gli stimoli provenienti dall’esterno e li inviano al cervello, che poi li distingue tra loro: pressioni, sfioramenti, vibrazioni, dolore o, al contrario, piacere ed erotismo. Come abbiamo già detto, durante l’estate l’innalzamento della temperatura della pelle determina vasodilatazione periferica per cui la trasmissione nervosa avviene con maggiore facilità ed il caldo diventa complice del linguaggio attraverso le carezze. Parlarsi così, però, non è sempre facile. La comunicazione attraverso il contatto fisico richiede non solo la sensibilità che scaturisce dall’empatia o dall’innamoramento, ma intuizione ed esperienza. E’ necessario calcolarne tempi e modi: ogni carezza non è fatta solo di contatto, ma anche di tempo e tempestività, vale a dire del momento giusto e della durata opportuna. In estate anche l’udito ha il suo ruolo.
Sicuramente i lettori si aspettano che io parli della musicalità, della “Rotonda sul mare” o del “… Il nostro disco che suona”, del rumore delle onde, del fruscio delle foglie o del “li mejo grilli pè fà crì crì…”. Se pensate questo vi sbagliate.
Sebbene un pò di atmosfera musicale non guasti mai, voglio essere più che mai scientifico parlandovi addirittura della così detta polipnea da calore. Quando la temperatura aumenta, l’organismo è capace a mantenere la temperatura corporea costante mettendo in moto due meccanismi fondamentali per la termoregolazione: la sudorazione e l’aumento della frequenza respiratoria.
Durante l’eccitazione sessuale si verifica lo stesso meccanismo, specialmente se siamo in estate. L’orgasmo femminile poi nel suo massimo determina una brusca apnea per contrazione verso l’alto del diaframma, seguita ancora da ansimante polipnea. Tutto ciò viene avvertito e udito dall’uomo, rassicurandolo che tutto è andato bene anche per lei.
Il calore quindi è ancora una volta complice amplificando i suoni, aumentando la frequenza del respiro avvertito grazie alla vicinanza dell’orecchio di uno o dell’altro che cerca il lobo da mordicchiare.
Il sudore poi continua ad essere complice emanando il profumo endocrino dei ferormoni che in sinergia con il bacio fa assaporare queste meravigliose particelle, le quali, assorbite per via perlinguale ed olfattiva, vanno dritte all’ipotalamo dove stimolano nuovi processi neuroendocrini, catalizzandone il culmine. A questo punto mi chiedo: Saruzzu …fa caldo! Ma a che servono i climatizzatori?! Ed eccomi alle conclusioni riflessive. Quando una coppia è stabile, sicuramente il consiglio è quello di vivere una sessualità che sia nello stesso tempo “creativa e ricreativa”, vale a dire non abitudinaria rinnovandosi ogni giorno ed inventandosi sempre qualcosa di nuovo per divertirsi e ricrearsi con il sesso. Ai singoli, che sono invece a caccia di nuove esperienze o di “quell’amore che ti cambia…” vorrei invece ricordare ciò che ha scritto Oscar Wilde: “Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna. Questa è la loro sciocca vanità. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l’ultimo amore di un uomo”.

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