Società Servizi per Modica. Duro attacco della Uil alla Cgil

“Ci fa piacere che la Cgil di Modica, finalmente, partecipa e cerca di dar voce al disagio dei dipendenti della “Servizi per Modica”, per tanto tempo dimenticati e difesi soltanto da noi”. È questo il caustico commento di Giuseppe Scarpata, segretario provinciale della Uilcem Uil, in risposta alle parole pronunziate lunedì mattina, in conferenza stampa, da Salvatore Terranova della Cgil. “I lavoratori della Spm hanno accumulato un ritardo di pagamenti di ben cinque mesi, ci chiediamo come possano vivere così – continua Scarpata –, dato che spesso si tratta di persone monoreddito che hanno una famiglia sulle spalle. Porgiamo la stessa domanda agli amici della Cgil che, finalmente, si sono svegliati dal letargo, che li ha accompagnati nell’ultimo periodo”. La rottura dell’intesa sindacale sull’argomento è, oramai, sotto gli occhi di tutti ma rischia di diventare sempre più grave, per le motivazioni che il segretario provinciale della Uilcem Uil adduce. “La verità è che la Cgil modicana ha sempre avuto una prossimità troppo marcata nei confronti dell’amministrazione e del sindaco Buscema, tutto ciò ha causato un’azione sindacale molto morbida, a forte discapito dei dipendenti”. Scarpata, poi, rincara la dose. “Gli amici della Cgil non hanno ancora capito che la controparte nella vertenza Spm è il Comune di Modica e non la Uil. L’ostracismo di Terranova – commenta Scarpata –nei confronti della Uil è inquietante. Ci manderebbero in esilio solo perché abbiamo gridato allo scandalo sugli stipendi non pagati dal sindaco Buscema?”. Il discorso verte, poi, sulla questione relativa agli esuberi e sollevata, tempo fa, da Scarpata, sul quale Salvatore Terranova aveva accusato di “giocare con le sorti lavoratorive di cento persone”. “La notizia degli esuberi esce dalla stanza dei bottoni, non inventata dalla mia mente – afferma Scarpata -”. Il segretario della Uilcem spiega lo “spacchettamento” che si realizzerà da qui a breve, relativo alle municipalizzate: “Lo spacchettamento – spiega – sarà globale sui servizi: servizi utili essenziali e servizi. Non sarà l’attuale sindaco Buscema, comunque, a realizzare ciò; sarà chi verrà successivamente a dover riorganizzare il futuro dei cento dipendenti della “Servizi per Modica”. La conclusione è ulteriormente al vetriolo: “Bisognerebbe distribuire un abbecedario della buona creanza e delle corrette relazioni sindacali – conclude Scarpata -, tra sindacalisti, ovviamente”.

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