Tassa di soggiorno e politica economica. Modica, Giunta e Gerratana analizzano

“A Modica c’è una classe politica che sta amministrando la città come farebbe l’ultimo dei ragionieri con la sola sufficienza, che per fare quadrare un bilancio, è alla continua ricerca di equazioni matematiche e non capisce che dietro ad ogni numero ci sono delle persone, intere famiglie, tutta la collettività”. È Ignazio Giunta a parlare, responsabile cittadino di Italia dei Valori, partendo dall’idea lanciata dal vicesindaco ed assessore al Turismo del Comune, Giorgio Cerruto, su un’eventuale tassa di soggiorno da utilizzare per la promozione della città. “Non si può criticare la proposta del vicesindaco Giorgio Cerruto in merito alla tassa di soggiorno per il turismo da dedicare ad opere per lo stesso settore – commenta Giunta -, e non sarò io a criticarla, visto soprattutto che è una scelta largamente diffusa sul territorio nazionale, ma dobbiamo assolutamente stoppare una classe politica che non si può definire incapace, almeno per le intellighenzie che mette in gioco, ma è assolutamente con i paraocchi e non vede niente che possa essere di utilità per la collettività”. Per Giunta ci sarebbero tante strade per arrivare a fondi che darebbero importanti boccate d’ossigeno alle casse del Comune ma non vengono percorse. “Si registra la ricerca spasmodica di denaro per provare ad arginare una situazione finanziaria al limite del collasso, cercando di strozzare oltre ogni limite i contribuenti, ma non ci sono in atto studi che possano intercettare fondi Comunitari o dell’Unesco, da cui Modica è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità per il suo immenso tesoro, barocco ed archeologico”. La conseguenza, per l’esponente Idv, è l’esasperata tassazione nei confronti dei cittadini. “I capitali necessari – commenta – vengono estorti con tasse inique alla povera gente, tanto nessuno se ne accorge: si tratta di Tarsu, bollette idriche, Imu, parcheggi a strisce blu (tutto aumentato a dismisura), senza contare i servizi dovuti e non erogati, oltre agli stipendi ai dipendenti, erogati con ritardo o rinviati alle calende greche, oppure operazioni finanziarie che gravano sui cittadini o su patrimoni dell’ente (come il project financing del cimitero ed il progetto della Vignazza)”. La campagna elettorale è ormai alle porte, probabilmente è per tale ragione che giunta “sferra” un attacco diretto ai politici che governano la città in questo periodo. “Le maglie della rete che l’Unesco e la Comunità Europea adoperano per il controllo e la supervisione dei progetti presentati, sono talmente fitte che non è possibile trasgredire i regolamenti, per cui i nostri politici di turno, che poi non turnano per niente (ma sono sempre gli stessi o quasi), preferiscono non percorrere queste vie poco proficue per interessi precipui e si dilettano a fare percorsi alternativi che, non dovendo sottostare a controlli minuziosi, lasciano che i capitali possano essere impegnati a discrezione e piacimento”. La conclusione della nota di Ignazio Giunta, ha il sapore di un “appello” ai cittadini della città della Contea: “Modica deve rinascere e la rinascita parte principalmente dai cittadini che – conclude -, devono saper dare risposte congrue a tanto sfacelo”. Sulla questione della “Tassa di soggiorno”, interviene anche il consigliere comunale del Pdl, Nino Gerratana. “L’amministrazione Buscema ci ha abituato alle gaffe clamorose ed alle idee estemporanee, ma stavolta ha veramente raschiato il fondo del barile con la proposta lanciata dal vicesindaco Giorgio Cerruto, di istituire la tassa di soggiorno per rilanciare il turismo in città. Forse nessuno ha comunicato all’assessore Cerruto che – commenta l’esponente pidiellino -, mentre gli alberghi sono vuoti, gli esercizi commerciali soffrono e non esiste traccia di ripresa, gli ultimi dati parlano di un crollo verticale delle presenze, ben lontano e distante dai dati, ancora una volta falsi e fasulli, diffusi dal sindaco e da chi mal lo consiglia”. Gerratana attacca, in particolar modo, la competenza della compagine governativa che amministra la città di Modica: “Si tratta di errori commessi da assessori improvvisati che si scoprono, di punto in bianco, esperti di materie delle quali hanno letto solo sui giornali, e di un’amministrazione che è diventata solo la pallida controfigura di sé stessa. Un’amministrazione – conclude Gerratana -, che alla vigilia della fine di questa penosa agonia per la città, dopo cinque anni di insuccessi, scopre, che il turismo è da rilanciare. Come se in questi cinque anni non avessero governato loro” L’amministrazione, contattata per una replica, fa sapere che non ha intenzione di “controbattere alle accuse mosse”.

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