Caritas Modica, in aumento le famiglie che chiedono aiuto

A Modica la solidarietà non è andata in vacanza. La crisi economica che impazza in tutto il mondo, infatti, impoverisce anche le tasche dei modicani; non c’è stato giorno d’agosto in cui la Caritas di Modica non abbia ricevuto emergenze di cui occuparsi. Se in passato Parrocchie e Caritas a Modica ricevevano richieste di auto economico quasi esclusivamente dagli extracomunitari trapiantati in città, senzatetto e clochard, in questo ultimo periodo, invece, si registra un netto aumento percentuale delle famiglie modicane bisognose di aiuti economici e che, con i soli propri sforzi, a fine mese non riescono più a far quadrare i conti. La crisi erode i bilanci anche di ceti insospettabili, non solo della fascia meno abbiente ma aggredisce anche quelli della fascia media. Sono i “nuovi poveri”. Il centro ascolto della Caritas raccoglie il dramma di chi perde il lavoro, di pensionati che a fine mese non ce la fanno a fare la spesa, di mamme in affanno per pagare le bollette, comprare latte, vestiti e libri per i figli. “Grazie al progetto diocesano “Sulla via di Gerico”, tutta la diocesi di Noto ha distribuito duecento mila euro di aiuti economici e ci siamo resi conto che, vi fossero anche precari della scuola e della sanità fra gli indigenti, fra chi non arriva a fine mese”. Ecco quanto spiega il Presidente della Caritas di Modica, Maurilio Assenza, affermando ancora che: “gli organi pastorali suppliscono alle manchevolezze delle Istituzioni civili, proponendosi talvolta essi stessi come erogatori di aiuti, per chi non ha neanche la forza di denunciare il proprio stato di malessere”. La Caritas modicana cerca di intercettare il bisogno perché, spiega ancora Assenza: “C’è chi non viene a chiedere ma ha molto bisogno. Situazioni di sofferenza passata e di grande criticità, che noi cerchiamo di ricordare e monitorare”. Altre situazioni segnalate sono, purtroppo, relative a violenze. “Stiamo cercando – commenta Maurilio Assenza -, col progetto denominato “Portico di Betsaida”, di aiutare concretamente tutte queste persone in difficoltà e per farlo, da ottobre, avremo bisogno della cittadinanza, per mettere a disposizione una rete vera e propria di case e raccogliere fattivamente le emergenze. Il principio fondamentale – conclude Assenza – è che chi più ha, più dovrebbe aiutare”. Ultimo dato allarmante che viene fornito è che, tra coloro che, ogni mese, “stiracchiano” con la gestione delle proprie finanze, non manca chi tenta la sorte acquistando svariati biglietti di gratta e vinci, spendendo persino cifre che arrivano ai trenta euro; insomma, visti i tempi di crisi, non proprio di modesta entità.

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