Al Sicily Music Village di Scicli molti giovani colpiti da virus intestinali. “Verifiche in corso”

Ci potrebbero essere risvolti giudiziari sul Sicily Music Village che si è concluso lo scorso 16 agosto a Valle Ventura, sulla Modica-Fiumelato-Scicli. Sono un centinaio, infatti, i giovani colti da malore, parecchi finiti in ospedale(una ventina solo l’ultimo giorno, trasferiti in nosocomio con ambulanza), che si stanno costituendo in gruppo su Facebook per chiedere “conto” agli organizzatori. I malori sarebbero da ricondurre all’acqua utilizzata. Gli organizzatori, dal canto loro, si stanno muovendo, come lo stesso Giorgio Cavallo ha sottolineato, per capire se durante i giorni della kermesse musicale, l’acqua sia stata inquinata da qualche scarico fognario. L’organizzazione del festival, prendendosi carico delle lamentele avanzate, soprattutto quelle relative ad un’eventuale intossicazione, si è già attivata insieme alla struttura che ha ospitato la manifestazione per effettuare le opportune verifiche. “Anche noi – dice una nota – vogliamo andare in fondo a questa storia affinché non resti nemmeno un’ombra sul Sicily Music Village su cui lavoriamo per mesi interi. Nei prossimi giorni, non appena saremo nelle condizioni di poterlo fare, forniremo ulteriori delucidazioni. Stiamo già contattando gli organismi istituzionali preposti”. Gli organizzatori escludono, assolutamente, l’ipotesi, da alcuni prospettata, riguardo l’uso dell’acqua del torrente che attraversa il villaggio nelle bottigliette distribuite, che sono state regolarmente trasportare dal distributore di Modica a Valle Ventura e in loco distribuite nei vari punti di somministrazione. Circa l’acqua utilizzata nelle docce e nei lavabi, la struttura assicura che non viene prelevata dal torrente, ma da un pozzo e da una cisterna riempita con autobotti. “Presto – aggiungono – forniremo l’opportuna documentazione. In ogni caso stiamo provvedendo ad acquisire maggiori informazioni, anche alla luce di un virus intestinale che avrebbe investito numerose città dell’area iblea”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa