UNA PIOGGIA ROSSA PER ONORARE SAN BARTOLOMEO LA “SCIUTA” DEL SIMULACRO DEL PATRONO DI GIARRATANA HA RINNOVATO A MEZZOGIORNO UN RITO ANTICO DI SECOLI

Stamattina alle 12 si è rinnovata un rito antico di secoli, la ” Sciuta ” del Patrono San Bartolomeo apostolo. Un momento non solo suggestivo e carico di fede ma anche tra gli elementi folkloristici più significativi in terra di Sicilia, con il rullo dei tamburi di Giarratana preceduto dal suono delle trombre egiziane. Il pesante simulacro del Patrono , portato a spalla da decine di giovani, è venuto giù dalla ripida scalinata tra il fragore di centinaia di mortaretti ed una pioggia di ” nzaiareddi” , strisce di carta di vari colori con il rosso predominante. Molto emozionante anche la particolare ” movenza ” del Simulacro che ne determina l’andatura prima dell’inizio della processione, il tutto per rende onore alla chiesa che lo ospita. Prima della tradizionale ” Sciuta” c’era stata la solenne concelebrazione alla presenza del parroco don Gino Ravalli e di don Antonio Ucciardo , docente di Teologia presso l’Istituto superiore di scienze religiose San Luca di Catania. Alla cerimonia religiosa erano presenti oltre il sìndaco Lino Giaquinta, i componenti della Giunta municipale, i consiglieri comunali, i sindaci di Monterosso Almo, Paolo Buscema e di Chiaramonte Gulfi , Vito Fornaro oltre al già presidente del Consiglio provinciale Giovanni Occhipinti. ( nelle due foto i momenti particolari di questa mattina della ” Sciuta ” di San Bartolomeo)

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