PREGHIERA A TUTTI I POLITICI di Giombattista Ballarò

Malgrado la consapevolezza che il momento scelto per rivolgere un’accorata preghiera a tutti i politici sia il meno propizio per l’approssimarsi delle consultazioni elettorali regionali,
momento in cui tutti coloro che entrano in competizione, oltre quelli che vengono coinvolti a vario titolo, si scatenano in annunci e proclami quotidiani (gli stessi di sempre e puntualmente disattesi), ritenendo che una preghiera possa essere accolta in qualunque momento, speranzoso che qualche cuore possa aprirsi al buonsenso, indirizzo a tutti i politici questa fervente preghiera:
signori impegnati nella politica, nelle amministrazioni, restituite a questa nobile arte il suo antico, nobile valore ed abbandonate l’improduttivo e diffuso metodo di organizzare “risse mediatiche” mediante comunicati e contro comunicati, dichiarazioni e repliche della controparte, che ormai sono da tutti recepiti come giochini di bambini capricciosi. Tornate a confrontarvi, magari aspramente ma nelle sedi deputate a questo e rinunciate a pubblicare autentiche non notizie; limitatevi a comunicare le cose che eventualmente riuscite a concretizzare (avreste molto poco da scrivere), ne guadagnerete in credibilità ed eviterete un inutile stress ai cittadini, costretti a leggere cose in cui pochi ormai credono poiché l’esperienza del passato ha insegnato ai più che la maggior parte delle cose che comunicate attraverso i media è solo aria fritta.
Provate ad essere un po’ coerenti, a non smentire le vostre stesse affermazioni del giorno prima con le quali garantivate che per nulla al mondo avreste tradito la fiducia dei vostri elettori, salvo poi dover constatare l’esatto contrario.
Abbiate l’equilibrio di mettervi da parte ogni qualvolta rimanete impigliati nelle reti della Giustizia, piuttosto che dirvi sorpresi delle indagini condotte nei vostri confronti e gridare scandalizzati alle deviazioni di certa Magistratura, che a giudicare dalle vostre ipocrite affermazioni, sarebbe quasi un organo di matti scatenati con la mania di perseguitare i politici.
Tornate ad occuparvi di politica, molti di voi pensano di assolvere a tale ruolo facendo i giornalisti (in realtà appaiono come giornalai); ad occuparsi del vostro operato ci sono gli operatori dell’informazione che avranno cura di gratificarvi per le vostre buone opere o biasimarvi per il vostro cattivo operato.
Siate più rispettosi del mandato che vi è stato affidato, evitando di apparire come gladiatori nell’arena, pronti a finire il vostro avversario politico in televisione o sui giornali, salvo poi abbracciarvi a telecamere spente. Abbracciatevi se volete, baciatevi se vi pare, ma dopo aver espletato nelle giuste sedi il vostro ruolo, altrimenti apparirete sempre meno credibili e solo ben disposti ad imbrogliare chi vi ha eletti.
Non sempre e non tutte le preghiere vengono esaudite, quella che ho finito di rivolgervi, a differenza di tutte le altre,sebbene improbabile nell’accoglimento, realizzerebbe il vostro bene e non quello di chi ve l’ha indirizzata.
Amen.

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