ELEZIONI IN SICILIA. I CONTENDENTI PROLIFERANO

Riaffiora nuovamente la candidatura di Gianfranco Miccichè alla presidenza della Regione, con il Progetto autonomista, che cerca di allargare il consenso ad altri soggetti politici:continuano gli esperimenti, in un momento di totale stanchezza dell’elettorato, a due mesi dalle elezioni. Ci si chiede, viste le economie in cui versiamo, se non fosse più credibile che la Regione fosse prioritaria alle scelte di coalizioni più o meno attendibili, e ai posti da spartire, che non interessano l’elettorato, ma solo i soggetti politici. Ancora assistiamo allo sbando e alle trovate elettorali, ma la gente, il popolo è smaliziato e capisce: uno sguardo ai commenti dei siciliani, chi con nome e cognome, chi con pseudonimo, sugli articoli on line, dovrebbe indurre a farsi delle domande e a finirla con i giochi e il teatrino quotidiano. E, poi, ci si chiede perché ci sia uno scollamento tra la politica e la società civile.
Il patto d’onore tra i siciliani, messo in rete da Live Sicilia, per la scelta del candidato presidente , era più attendibile di quanto stia succedendo in questi ultimi giorni tra alcuni politici, che farebbero bene a mettere al centro delle loro attenzione il bene comune e non il “particolare”, come diceva il buon Francesco Guicciardini in tempi lontani: la Sicilia e i siciliani sono l’obiettivo di un buon Progetto. Vorremmo, a due mesi dalle elezioni, ascoltare progetti e programmi, e non scaramucce e litigi continui: prioritaria è diventata l’affermazione del proprio credo, del proprio io politico rispetto al bene comune. Se nel centro destra la spaccatura è evidente, nel centro sinistra, con una candidatura chiara sin dall’inizio con Rosario Crocetta , appoggiato dal Pd e Udc, altre parti non sciolgono la riserva, vedi le posizioni estenuanti dell’Idv, che rimanda sempre ad un venerdì futuro le scelte, o se correre da solo con un altro presidente: quarto o quinto candidato!