I deputati regionali di Grande Sud Carmelo Incardona e Toni Scilla esprimono, all’unisono, il convinto entusiasmo per la scelta del leader del partito arancione, Gianfranco Micciché, di scendere in campo per la corsa alla presidenza della Regione Siciliana a capo di una coalizione di chiara matrice meridionalista.
Nel corso della conferenza stampa odierna, tenutasi nella sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, il leader di Grande Sud ha annunciato la propria candidatura e ha tracciato un rapido caleidoscopio delle sue direttrici politiche.
Sburocratizzazione, creazione di nuovi posti di lavoro e difesa degli interessi siciliani a livello nazionale. Questo il fil rouge del discorso di Gianfranco Micciché, che ha ricevuto il plauso convinto dei deputati regionali, entusiasti per un progetto unitario finalmente sbocciato dopo le intese trattative per raccogliere alleanze utili per il rilancio della Sicilia. Un intero popolo attendeva con ansia un barlume di speranza e la discesa in campo di Micciché è il primo passo verso il cambiamento.
“La data di oggi – affermano gli onorevoli Carmelo Incardona e Toni Scilla – rappresenta l’inizio di un percorso, entusiasmante e impegnativo, per spiegare a tutti i siciliani che esiste una possibilità concreta di rilancio per la nostra regione. Aver unito tutte le forze autonomiste e pienamente convinte che la Sicilia sia l’unica base per la risalita é ciò che rafforza il progetto tracciato da Gianfranco Micciché. Letteralmente è stato colui che ha tracciato il solco per far germogliare il seme di un’idea di riscatto per il popolo siciliano”.
“Adesso la Sicilia – hanno proseguito i due deputati di Grande Sud – può fregiarsi di avere una forza pronta, quando serve, a richiedere a gran voce tutti i diritti che a livello nazionale spesso vengo negati. E’ ciò di cui la nostra regione ha realmente bisogno: sganciarsi dal giogo dei grandi partiti nazionali che poco di concreto hanno portato per la Sicilia. Per anni la Lega Nord ha fatto il bello e il cattivo tempo a Roma, spesso mortificando i bisogni e le esigenze del mezzogiorno d’Italia, con i nostri amministratori meridionali costretti al silenzio. Grazie ai contatti e all’esperienza di Gianfranco Micciché la Sicilia potrà avere nuova e autorevole voce in capitolo sul piano nazionale. Basti pensare al lungo elenco di opere realizzate in Sicilia grazie al suo lavoro e alla sua mediazione”.
“E’ partita una rivoluzione – proseguono Incardona e Scilla – che ha una caratteristica unica e inconfondibile: l’essere tenacemente meridionalista. Nessuna altra coalizione presente sullo scenario politico isolano può fregiarsi di una simile connotazione e di conseguenza non possiederà le mani libere per gli interessi della Sicilia, ma dovrà rispondere ai vertici romani. L’entusiasmo delle forze politiche presenti all’interno della nostra coalizione è il termometro di un grande fermento che saprà certamente trovare campo fertile in tutti quegli elettori siciliani delusi dalla lontananza e dall’abbandono dei partiti tradizionali nei confronti delle loro esigenze”.
“Bisognerà – hanno concluso i deputati di Grande Sud -, proprio come ha affermato a più riprese Micciché, mettersi subito d’impegno per “derattizzare “ la Regione Siciliana, ridurre la burocrazia pachidermica e creare sviluppo e posti di lavoro. Questi saranno i cardini del programma della coalizione che verrà presentato a breve e che sarà sottoposto a tutti i siciliani. Da qui parte la vera riscossa di un popolo che vuole scrollarsi di dosso l’infausta etichetta di “gattopardismo” per tracciare, con il lavoro e l’impegno, una svolta. La nostra isola dovrà essere il fiore all’occhiello dell’intero Mediterraneo: un esempio di sviluppo turistico, accoglienza, impresa e legalità. Abbiamo tutte le carte in regola per dare alla regione la dimensione di primo piano che, storicamente, le spetta”.