ELEZIONI IN SICILIA. ELETTORATO E PROGRAMMI

Con la decisione dell’Idv di appoggiare Claudio Fava a candidato alla presidenza della Regione Sicilia, del Pdl di appoggiare un uomo della destra, Nello Musumeci, dell’Udc – Pd di appoggiare Rosario Crocetta, del Grande Sud di appoggiare Gianfranco Miccichè , si sono delineate le quattro tendenze della politica siciliana: gli estremi e il centro spostato, però a sinistra, pur accogliendo le istanze del centro destra, e il centro destra.
Ci chiediamo, però, che cosa farà l’elettorato sempre più scettico di fronte a questo estenuante teatrino che vede giornalmente situazioni e coalizioni precarie altercarsi e bisticciarsi. La società civile si interroga su chi e che cosa appoggiare:l’elettorato siciliano ama poco gli estremi per storia e per carattere. Questo è un fatto da considerare. L’elettorato non è quello di alcuni anni fa: è smaliziato e non si fida, anche perché le tante auspicate riforme non sono state fatte e neanche incardinate, i tagli alla politica, agli stipendi ai politici non sono stati neanche presi in considerazione. Coloro che parlano di autonomia e di Statuto Speciale, pur avendo avuto una forza notevole all’Ars, non hanno concluso niente: è il caso di Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè.
L’elettorato vuole e richiede , inoltre, competenza, conoscenza e soluzioni veloci alla situazione in cui versa l’isola, non vuole parole e improbabili utopie ma comprensibili vie d’uscita alla crisi, al lavoro che non c’è , al futuro dei giovani , che necessitano progetti e soluzioni alla disoccupazione, al dover emigrare all’estero per cercare lavoro: pensiamo anche ai cervelli che vanno via per poter fare ricerca. Si chiede sviluppo e crescita dei territori e del territorio siciliano, valorizzazione dei beni culturali, in un’ottica di cultura motore di sviluppo: un sistema di marketing del territorio per la crescita, che è direttamente collegato alla legalità: nessuno investe se non viene assicurata vita facile per le aziende . La legalità è fondamentale in un territorio conosciuto, anche per luogo comune, come direttamente collegato alla mafia.
La società civile richiede una qualità di vita, e sceglie secondo i parametri del buon senso, quella fetta che voterà,. E sceglierà coloro che hanno dimostrato competenze di amministrazione.
In tutto questo marasma, ci sono i movimenti che non si sa ancora con chi si coalizzeranno o se andranno da soli. Altra incognita è il Movimento 5 stelle che avrà un proprio candidato .

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