Settimana di incontri sulla soppressione del Tribunale di Modica

Sarà un inizio settimana intenso riguardo la vicenda della soppressione del Tribunale di Modica. Stasea, alle 19,30, è fissata la riunione del consiglio comunale aperto per l’adozione di iniziative straordinarie in merito alla vicenda. L’ ha convocato il presidente della civica assise, Carmelo Scarso,  nell’aula consiliare di Palazzo San Domenico. Martedì lo stesso Scarso e il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, Ignazio Galfo, saranno presenti, alle 10, a Roma dove è stata fissata la riunione degli Ordini Forensi Minori, convocata dal presidente Walter Pompeo. Subito dopo, alle 14, si sposteranno in altra sede per un incontro del Consiglio Nazionale dell’Avvocatura. Il tema è sempre la legge delega per la riforma della geografia assessoriale. Il primo appuntamento, dunque, è per domani sera. Carmelo Scarso ha è esteso l’invito, oltre alla cittadinanza e alle diverse organizzazioni e associazioni,  al Commissario della Provincia Regionale di Ragusa, Giovanni Scarso, i sindaci e i presidenti dei consigli comunali di Modica, Ispica, Pozzallo e Scicli, il parlamentare nazionale, Nino Minardo, e i parlamentari regionali  Roberto Ammatuna, Innocenzo Leontini, Riccardo Minardo e Orazio Ragusa, il Presidente del Tribunale, Giuseppe Tamburini,  il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, il direttore amministrativo del Tribunale, Filippo Pasqualetto,  il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, Ignazio Galfo,  e il Consiglio dell’Ordine, i presidenti delle Camere Penale e Civile, Pippo Rizza ed Enzo Rizza, il Presidente della Camera di Commercio di Ragusa,  Sandro Gambuzza, e i presidenti dei vari ordini professionali della provincia, Commercialisti, Agronomi, Architetti, Ingegneri e  Geometri, i segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. “La politica ha mancato al suo doveroso appuntamento – dice Scarso – . Alcuni giorni fa avevo posto una domanda in Conferenza dei capigruppo consiliari: quanti si sono prodigati per interessare e coinvolgere i referenti politici nazionali dei singoli gruppi? Il silenzio è stato l’eloquente risposta. E domando: quanti sanno che abbiamo proposto al Ministero la cosiddetta Cittadella della Giustizia, che avrebbe impegnato tutto il Largo Beniamino Scucces, l’attuale plesso giudiziario, il Palazasi e la nuova costruzione già finita, un parcheggio per quattrocentocinquanta posti-auto, a costo zero, data la filosofia della soppressione degli uffici per ragioni di risparmio economico”?

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