RAGUSA, CASTILLETTI E IL PID: “ANOMALE LE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE DEL COMMISSARIAMENTO DELLA NOSTRA SEZIONE PROVINCIALE”.

Vincenzo Castilletti, già coordinatore provinciale dei Popolari per l’Italia di Domani a Ragusa, dopo la decisione dei vertici nazionali e regionali di commissariare il partito nell’area iblea, dichiara: “E’ un provvedimento ingeneroso che, sebbene avessimo già comunicato, e parecchie settimane fa, la nostra intenzione di sostenere l’ex sindaco di Ragusa Nello Dipasquale nella corsa per la presidenza della Regione, ci sembra strano per le modalità con cui è stato comunicato. Soprattutto perché è stato il deputato regionale Innocenzo Leontini, che fino a prova contraria fa ancora parte del Pdl, a farsi portavoce di una decisione stabilita a casa d’altri. Capiamo che la politica è l’arte del possibile ma, in questo caso, ci sembra quella dell’improbabile. E poi ingeneroso per quello che l’area iblea ha dato al Pid in termini di consenso. Ad ogni modo, teniamo a ribadire che quello che, fino ad oggi, è stato riconosciuto come il gruppo del Pid a Ragusa aveva inteso proporre un sostegno comune a Dipasquale. E lo avevamo fatto in tempi non sospetti quando, ancora, non esisteva alcuna parvenza di candidatura alla presidenza della Regione da parte di Leontini e quando ancora il nome di Nello Musumeci non era stato ancora fatto. Confermiamo il nostro pieno sostegno, e quando parlo di nostro indico quello che fino a oggi è stato il gruppo del Pid Ragusa in tutta la sua interezza, a Nello Dipasquale del quale condividiamo il modo di affrontare tematiche ataviche del nostro territorio con uno slancio e uno spirito completamente nuovi. Auspichiamo che anche con il Pid, a livello nazionale e a livello regionale, il dialogo possa rimanere completamente aperto. Con ciò volendo ribadire che non ci sarà preclusione nei confronti di alcuno e, quindi, di conseguenza, nessuna porta chiusa. E’ fondamentale che, per risolvere i problemi della gente che sta attraversando un momento molto complesso, si possa guardare al di là delle semplici appartenenze partitiche e che si valuti una maniera completamente differente di fare politica, valorizzando all’ennesima potenza le realtà territoriali. Tutti elementi che avevamo fatto presente ai vertici nazionali e regionali del Pid e che però, chissà per quale motivo, o meglio riusciamo ad immaginarlo, non sono stati tenuti in considerazione. Ci auguriamo che possa prevalere l’interesse comune rispetto ai desiderata di una, piuttosto che un’altra, frangia politica”.

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