Conclusa la IV edizione del Festival del Giornalismo di Modica. Loris Mazzetti ultimo ospite d’eccezione.

Si è conclusa ieri sera la IV edizione del “Festival del giornalismo” di Modica, organizzata dal mensile “Il Clandestino – con permesso di soggiorno” con la collaborazione dell’associazione “Libera – associazioni nomi e numeri contro le mafie” e de “I Siciliani giovani”. La pioggia e il maltempo non hanno ostacolato lo svolgimento dell’ultima giornata del festival, che si è aperta con una tavola rotonda con Libera Sicilia. Nel pomeriggio spazio al dibattito dal titolo “Giornalisti e giovani. C’è un futuro? ”, in cui Gaetano Alessi (Ad Est), Claudia Campese (CTzen), Valeria Grimaldi (dieci.venticinque) e Giuseppe Pipitone (Il Fatto Quotidiano), tutti esponenti di nuove realtà giornalistiche, hanno parlato delle loro singole esperienze e delle difficoltà che oggi interessano chi si avvicina alla professione giornalistica e del momento critico che vive il giornalismo locale e nazionale.

La serata si è conclusa con Loris Mazzetti (RAI, Il Fatto Quotidiano), storico collaboratore di Enzo Biagi, il quale ha parlato d’inchiesta fra giornali e tv: una grande lezione di giornalismo per chiunque sta entrando in questo mondo e per chi già ne fa parte da tempo. Infine sono stati presentati i tre finalisti del Premio Roberto Morrione, premio rivolto ai giovani e che finanzierà la realizzazione di video inchieste.

Annullato, causa maltempo, il concerto del gruppo Tanamunà in programma per la chiusura del festival. La quarta edizione del Festival del giornalismo ha visto, in questi quattro giorni dedicati all’informazione, una grande affluenza di pubblico interessato e partecipe, e la partecipazione di nomi di spicco del giornalismo italiano tra cui Pino Finocchiaro (RaiNews24), del fotoreporter Tano D’Amico, Giuseppe Lo Bianco (L’Espresso, Il Fatto Quotidiano), Attilio Bolzoni (La Repubblica), Oliviero Beha (Rai), Francesca Fornario (Pubblico) e il già citato Loris Mazzetti. Un grande evento organizzato da giovani e rivolto a tutti coloro che credono nel vero giornalismo e nell’informazione come formazione, che conferma la grande intraprendenza dei giovani giornalisti de “Il Clandestino” e il loro importante ruolo nell’ambito dell’informazione locale.

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