Incardona: “I prodotti siciliani al centro della nostra economia. Valorizzazione e incentivi a livello regionale per gli acquisti made in Sicily”

La forza aggregante del progetto lanciato e fortemente voluto dal leader di Grande Sud Gianfranco Micciché, e dagli esponenti delle altre forze alleate, é l’amore per la Sicilia. Partendo da questa indiscutibile base il deputato regionale del partito arancione Carmelo Incardona mette in campo semplici ma concrete ricette per ridare nuova linfa all’economia isolana e per tutelare la miriade di prodotti d’eccellenza che producono le nostre imprese.

“Proprio perché crediamo nel riscatto della Sicilia – ha affermato l’onorevole Carmelo Incardona – occorre trovare all’interno dell’isola, con una compagine di governo convintamente meridionalista, le soluzioni per uscire dalla crisi. I dati sulla nostra economia, elaborati dallo Svimez e dai più recenti sondaggi, indicano un trend negativo che però si può invertire. Abbiamo produzioni d’eccellenza da tutelare e un governo regionale oculato potrebbe mettere in campo misure adeguate per difendere la Sicilia”.

Le proposte lanciate dal deputato di Grande Sud rappresentano un concreto aiuto per l’economia siciliana: “E’ finito il tempo – ha dichiarato l’onorevole Incardona – di puntare all’attesa, con il cappello in mano, di fondi nazionali ed europei, i quali molto spesso tardano ad arrivare oppure non giungono alle imprese siciliane. Per riprenderci la nostra dignità di siciliani occorre puntare su ciò che abbiamo. Un primo passo in avanti è stato compiuto con l’introduzione di una fiscalità compensativa per le imprese siciliane, con una legge regionale. Occorre muoversi anche in altre direzioni, garantendo agevolazioni alle imprese che assumono lavoratori siciliani, specie se giovani”.

“Comprare siciliano dovrebbe essere un vantaggio per tutti. Con l’abolizione delle imposte regionali sull’acquisto dei prodotti isolani da parte dei privati cittadini si potrebbe mettere in piedi un circolo virtuoso per la nostra economia”.

“Il made in Sicily – ha concluso il deputato regionale – deve essere l’architrave del rilancio economico della nostra isola. In tempi di globalizzazione occorre non dimenticare di difendere le nostre radici, le nostre imprese e i nostri lavoratori. Se saremo noi, in primis, a valorizzare i nostri prodotti essi avranno un’impennata ancora maggiore sui mercati mondiali. Con una oculata campagna di comunicazione i prodotti siciliani potrebbero avere un nuovo rilancio e l’isola si tirerebbe fuori da una crisi senza precedenti”.

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