Territorio chiede la revoca della concessione dello stadio Caitina di Modica

“Vista la presenza di diversi dubbi e vizi nella procedura seguita, riteniamo che sia necessario fare chiarezza sull’affidamento diretto in comodato dello Stadio Caitina al “Modica Calcio”, effettuato dalla Giunta Buscema e nell’attesa che l’argomento venga discusso in consiglio, unico organo competente, invitiamo il sindaco, il Dirigente competente ed il Segretario Generale, a valutare l’opportunità di “annullare in autotutela” il contratto di comodato e gli atti ad esso collegati, al fine di adeguarli alle norme di Legge vigenti in materia”. È questa la proposta formulata dal capogruppo di “Territorio”, in seno alla civica assise, Paolo Nigro. Le motivazioni di tale richiesta, per Nigro, sarebbero molteplici. “In linea generale diciamo che è condivisibile il coinvolgimento dei privati nella gestione delle strutture sportive, ma a condizione che ciò avvenga nell’assoluto rispetto della Legge, con ricadute certe a favore dell’Ente Pubblico e, soprattutto, con la finalità costituita dalla tutela del superiore e preminente interesse della collettività. Nel caso in specie – commenta Nigro -, abbiamo motivo di ritenere che il contratto di comodato sia un atto viziato sotto parecchi profili”. Per il rappresentante di “Territorio”, i problemi sarebbero i seguenti: “La selezione del privato mediante avviso pubblico è andata deserta più volte, probabilmente ciò è derivato anche dal fatto che la procedura di evidenza pubblica è stata adottata in fretta (dal 27 giugno al 3 luglio, quindi per soli 7 giorni), senza che venisse adeguatamente resa nota e pubblicizzata. Ci sembra assurdo – conclude – che si possa affidare per venti anni ad un privato, un bene del Comune senza che tale decisione sia sottoposta all’approvazione del consiglio comunale, come prevede la Legge”. In conclusione, a nome del movimento politico “Territorio”, Nigro minaccia di informare le autorità competenti. “ Qualora tale nostra proposta non dovesse essere presa in considerazione, non escludiamo l’eventualità di informare le competenti autorità amministrative e giudiziali, affinché verifichino lo stato dei fatti e se del caso adottino gli atti rettificativi consequenziali”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa