Gerratana (Pdl): “ Sui servizi sociali a Modica la denuncia della Cgil conferma quanto da noi segnalato già qualche mese fa.

“ Non eravamo noi ad essere visionari, come voleva far credere il Sindaco ed il suo assessore ai servizi sociali, quando annunciavamo che, grazie a questa amministrazione, il sistema delle cooperative sociali a Modica stava crollando, trascinando con sé le centinaia di famiglie che dal loro lavoro i questo settore traevano il sostentamento e la dignità professionale. Né eravamo visionari quando denunciavamo che il pagamento dei mandati marciava a velocità diversa tra le varie cooperative e di conseguenza tra i lavoratori, creando dipendenti e cooperative di serie A ed altre di serie B, con motivazioni e ragioni evidenti anche ai più miopi”. Il consigliere comunale del PdL di Modica, Nino Gerratana, pone voce alla questione dei servizi sociali che accentuale la denuncia della Cgil.

“A dare forza alle nostre tesi, per le quali l’amministrazione minacciò addirittura querela a mezzo stampa, adesso c’è anche il fuoco incrociato dei sindacati che, dopo tanto silenzio, non hanno potuto fare a meno di attaccare questo modo di gestire il rapporto con i fornitori in un settore cosi delicato quale quello dei servizi sociali. Basti pensare che, a fronte di pagamenti fatti alla coop. “Il Gruppo” risalenti al maggio 2012, altre cooperative, e dunque altri lavoratori, sono fermi al giugno 2011, come d’altra parte denunciato dai sindacati.

Pagamenti peraltro avvenuti a favore di una cooperativa che presenta notevolissimi debiti con il fisco ed è oberata da una serie infinita di decreti ingiuntivi, proprio a partire da quelli pendenti per le cause intentate dai lavoratori; pagamenti avvenuti dunque senza che ricorrano le condizioni minime di legge per poter contrarre o ricevere mandati dalla pubblica amministrazione, a meno di non mantenere, scientificamente, i singoli mandati sotto la soglia dei 10.000,00 euro, importo minimo per l’avvio dei controlli incrociati.

Chiederò al Presidente del Consiglio sulla vicenda i convocare un’apposita seduta del consiglio comunale, attendendo ansiosamente che l’amministrazione mi quereli, per poter a mia volta denunciare ufficialmente questo tentativo di intimidirmi anche su vicende che, come evidente, sono oggetto dell’intervento anche delle forze sociali cittadine.

L’abitudine per quasi 5 anni a lavorare senza contraddittorio, senza opposizione e senza che nessuno, anche nei casi più evidenti ed eclatanti, osasse disturbare il conducente, ha distorto nel sindaco e nella sua amministrazione la concezione legata alla possibilità di critica concessa a qualsiasi cittadino ed a maggior ragione a chi dalla città è stato delegato, tramite un democratico voto, a tutelarne interessi e ragioni. A partire dai più deboli, i lavoratori delle cooperative, le uniche vere vittime di questa vicenda e dell’incredibile miopia amministrativa e politica di un sindaco inconsapevole spettatore di ciò che accade in Comune sotto i suoi occhi”.

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