Modica: Pagamenti alla Cooperativa “Il Gruppo”. La risposta alle preoccupazioni della CGIL da parte dell’Assessore Giurdanella

Le preoccupazioni manifestate dalla CGIL sul pagamento dei lavoratori della cooperativa Il Gruppo e sull’estensione del Servizio Domiciliare Anziani sono assolutamente legittime, tanto che le stesse hanno costituito il tema di numerosi incontri tenuti dall’Amministrazione Comunale, sia con le Organizzazioni Sindacali che con le cooperative affidatarie.
Tuttavia, il Comune, in quanto Stazione appaltante, conferente i Servizi a soggetti terzi (le cooperative aggiudicatarie ed affidatarie), afferma l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Modica Giovanni Giurdanella, deve necessariamente affrontare i problemi in evidenza tenendo conto non solo delle rimostranze dei lavoratori delle cooperative – con i quali, si badi bene, non vi è alcun rapporto di lavoro e/ collaborazione con l’Ente – ma, soprattutto, muovendo dalle statuizioni del contratto stipulato con le cooperative affidatarie, controllando che le prestazioni contrattuali siano da queste erogate agli utenti, regolarmente e senza interruzioni. In buona sostanza monitorare che i soldi pagati a chi gestisce i servizi vadano a buon fine con la regolare esecuzione delle prestazioni in favore degli utenti.
Ciò premesso, l’Assessore Giurdanella evidenzia, quanto alla cooperativa Il Gruppo, che questa – fino ad oggi – ha sempre assicurato i servizi a suo carico, quindi – ad oggi – alla stessa non è imputabile alcun inadempimento.
Ovviamente il mancato pagamento dei lavoratori alle dipendenze dalla cooperativa affidataria – sia in un ottica di generale tutela dei cittadini che di prevenzione di interruzioni dei servizi da parte dei dipendenti non retribuiti regolarmente – non è stato trascurato dal Comune; tanto che gli incontri tenutisi con la cooperativa e con la partecipazione dei Sindacati sono stati volti – nell’ottica di una reciproca collaborazione contrattuale – ad individuare le somme ancora dovute a Il Gruppo, proprio al fine di assicurare il pagamento, a cascata, dei dipendenti.
Questo è lo sforzo massimo al quale è stato possibile chiamare il Comune, ripetesi Stazione appaltante non avente un rapporto diretto con i dipendenti della cooperativa datrice che gestisce il servizio, a fronte di una regolare erogazione dello stesso.
Nonostante ciò – e al fine di prevenire uno stato di agitazione dei lavoratori della coop. Il Gruppo, che potrebbe tradursi in un’interruzione del servizio, con gravi disagi per gli utenti – l’Amministrazione Comunale sta vagliando tutte le forme di tutela consentitele dal contratto di affidamento del servizio, compresa la possibilità di rescindere il contratto ove la Cooperativa non fosse più in grado di assicurarlo regolarmente.
E però la scelta dello strumento di tutela – per evitare che il Comune di Modica, un domani, si esponga a responsabilità contrattuale nei confronti della Cooperativa – va attentamente vagliata sulla base del contratto e del rapporto intercorrente tra loro e non, affrettatamente anche se con comprensibile preoccupazione per la sorte dei lavoratori, sulla scia di legittime pressioni dei Sindacati per il mancato, regolare pagamento de i dipendenti della Cooperativa. Non solo: per l’ipotesi in cui si ritenesse ineludibile la rescissione del contratto occorre tempestivamente approntare tutti i necessari atti per assicurare che il servizio continui ad essere prestato senza soluzione di continuità.
Questa è la posizione chiara, certa e responsabile dell’Amministrazione Comunale che, a brevissimo, si tradurrà in una scelta di equilibrio, avanti tutto per gli utenti dei servizi ma non trascurando le aspettative dei lavorati della cooperativa.
Quanto all’estensione del Servizio Assistenza Domiciliare agli Anziani, prosegue Giurdanella, questo non ha subìto alcuna riduzione per ragioni di Cassa, come asserito dai Sindacati nel loro comunicato. Vero è, invece, che rispetto alla precedente gestione del Servizio l’Amministrazione Comunale – nell’ambito dell’avviato risanamento finanziario dell’Ente che, ovviamente ha investito tutti i servizi comunali, primi fra tutti quelli più onerosi – ha deciso di ridurre l’entità del servizio.
Il servizio quindi che oggi sta per decollare è assolutamente conforme a quanto previsto ed appostato in bilancio ed alle sottostanti scelte di questa Amministrazione di contenimento della spesa.
Venendo alla proposta della CGIL – di utilizzare il ribasso d’asta proposto dalla cooperativa ad oggi affidataria del servizio per ampliarlo – l’Amministrazione Comunale ha più volte condiviso questa scelta sul piano finanziario (in quanto il 30% in meno proposto dalla cooperativa ha comunque copertura finanziaria in bilancio atteso che in questo viene riportato il costo del servizio a base d’asta).
Occorre però tenere presente – passando dal piano finanziario a quello amministrativo – che per una regolarità della procedura di gara e di affidamento e, correlativamente, al fine di non vanificare quel risparmio determinato fisiologicamente dal ribasso d’asta, l’ampliamento del Servizio post-gara è possibile non per il semplice fatto che c’è stato un ribasso (altrimenti ogni affidamento potrebbe sempre essere ampliato, finanziariamente, fino al totale impegno del costo-base d’asta); ma soltanto qualora i servizi ulteriori siano divenuti necessari a causa di una circostanza imprevista e sopravvenuta all’indizione della gara.
Ciò significa, quindi, che non basta il fatto che il servizio sia stato aggiudicato con un ribasso rispetto al costo base d’asta, perché questa è proprio la funzione della gara. Occorre invece verificare – e motivare con adeguata relazione del Dirigente del Servizio – se vi siano delle ragioni ulteriori sopravvenute che giustifichino il conferimento di ulteriori servizi all’aggiudicatario, ovviamente nei limiti di legge.
Anche questo delicato aspetto, per come del resto già informati i Sindacati, è al vaglio degli Uffici e dell’Avvocatura del Comune.

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