Sit-in dei comunali di Ispica per chiedere gli stipendi. La solidarietà e le proposte del PD. “La crisi finanziaria è strutturale, occorre alienare il patrimonio pubblico inutilizzato: si vendano a prezzo politico i lotti della zona San Giuseppe”

Il Partito Democratico esprime solidarietà ai dipendenti comunali di Ispica che domani mattina terranno un sit-in davanti a Palazzo di città per il mancato pagamento degli stipendi dal mese di luglio compreso. Nel ricordare come il PD stia seguendo molto da vicino, anche grazie all’on. Roberto Ammatuna, lo sblocco dei trasferimenti regionali da parte della Conferenza Regione-Autonomie locali, il Partito Democratico pone l’accento sul carattere strutturale della situazione finanziaria del Comune di Ispica, vicina al dissesto. Il PD propone interventi risolutivi del problema rispetto al quale i trasferimenti di risorse da parte dello Stato e della Regione, peraltro in diminuzione, non bastano. Il Partito Democratico sostiene che il primo segnale in questa direzione è la vendita del patrimonio immobiliare inutilizzato ed in particolare dei suoli della zona di San Giuseppe, estesi in un’area di 100mila metri quadrati che, destinati in parte all’edilizia residenziale e lottizzati, possono essere venduti a prezzo politico, venendo così in aiuto alle famiglie e alle imprese artigiane.
“I dipendenti comunali – dichiara il segretario del Partito Democratico, Gianni Stornello – hanno chiare le proporzioni della crisi finanziaria del Comune non solo perché non percepiscono da mesi lo stipendio, ma anche perché vedono ridurre a carta straccia i loro buoni-pasto, non più accettati da diversi commercianti; perché vedono imporre la sordina ed incomprensibili password a chi si occupa di bilancio e nel sistema informatico dell’ente; perché assistono alla fuga dal “palazzo”, alla quale non si sottrae neanche il segretario generale, lanciato verso la più prestigiosa sede di Modica… Il tutto con alcuni amministratori beatamente in ferie settembrine. Stiamo seguendo con l’on. Roberto Ammatuna lo sblocco dei trasferimenti regionali che possono assicurare una boccata d’ossigeno alle casse comunali. Ma da soli i trasferimenti dello Stato e della Regione, peraltro inferiori a quelli degli anni precedenti, non bastano. Da mesi – continua il segretario del PD – diciamo che la crisi è strutturale e che per risolverla bisogna vendere il patrimonio non utilizzato del Comune: si renda lottizzabile e si venda a prezzo politico buona parte dei 100mila metri quadrati dei suoli del quartiere San Giuseppe. Si tratta degli stessi terreni oggetto degli espropri che, secondo gli amministratori, sarebbero all’origine della crisi per gli oneri di esproprio saliti alle stelle. E’ questo un motivo in più per immetterli sul mercato, utilizzandoli per lo scopo per il quale all’epoca furono espropriati, e non destinarli, come vuole il centro-destra, a verde pubblico per costringere chi vuole farsi una casa ad acquistare i suoli dalle lottizzazioni private, di proprietà di amministratori e di grandi elettori dello stesso centro-destra. E’ solo per interessi di parte che lasciano la città in ginocchio – denuncia Stornello – non praticando una politica per la casa a basso costo e bloccando l’edilizia, in una situazione che non ha precedenti nella storia recente della città”.

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