Modica. Assistenza agli anziani. Il Cga rigetta ricorso dell’Artemide

E’ stato rigettato il ricorso della Cooperativa Artemide di Ragusa. Lo ha stabilito il Consiglio di Giustizia Amministrativo(presidente Paolo Turco). L’Artemide aveva chiesto  l’annullamento dell’ordinanza del Tar di Catania del 21 giugno 2012 e la conseguente sospensione cautelare degli atti impugnati in primo grado concernente l’appalto-affidamento del servizio di assistenza domiciliare agli anziani. Per la circostanza il Comune di Modica si era costituito con gli avvocati Ignazio Scuderi, del Foro di Catania, e l’avvocato Miriam Dell’Ali del Foro di Modica. Il ricorso era anche nei confronti della Cooperativa Sociale Onlus Turi Apara, che era rappresentata dall’avvocato Mazzei(la società ricorrente era rappresentata dall’avvocato Carmelo Giurdanella) alla quale fu affidato l’appalto. Il Cga ha ritenuto che nel bilanciamento dei contrapposti interessi, prevale l’esigenza di assicurare la continuità di un servizio assistenziale in atto, e cioè oramai aggiudicato e affidato. Lo scorso mese di giugno il Tar di Catania aveva già rigettato il ricorso dell’Artemide per cui è tutto è regolare. La “Turi Apara” all’apertura delle buste era risultata la prima in graduatoria davanti proprio all’Artemide. Il ricorso di primo grado era teso ad ottenere la sospensiva e puntava sull’illegittima assegnazione del servizio “per eccessivo ribasso”. Il Tribunale Amministrativo Regionale aveva allora ritenuto, però, insussistenti i presupposti per la concessione della richiesta di sospensiva da un lato perchè “la verifica dell’anomalia non ha per oggetto la ricerca di specifiche e singole inesattezze dell’offerta economica, ma mira, invece, ad accertare se l’offerta, nel suo complesso sia attendibile o inattendibile e dunque se dia, o meno, serio affidamento circa la corretta esecuzione dell’appalto”, e dall’altro “la prevalente giurisprudenza richiede un puntuale ed analitico onere di motivazione solo nel caso in cui l’Amministrazione esprima un giudizio negativo sulle giustificazioni, mentre non sussiste nel caso di esito positivo della relativa verifica”. L’appalto ha durata di due anni con un costo-ricavo di un milione di euro.

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