Comiso: Casse comunali, il sindaco replica all’on. Digiacomo

In merito alle dichiarazioni rese dall’on. Giuseppe Digiacomo durante la conferenza stampa odierna riguardanti la situazione patrimoniale del Comune, il sindaco di Comiso Giuseppe Alfano precisa quanto segue: “L’amministrazione finora non ha presentato alcuna denuncia alla Corte dei Conti, alla quale comunque, una volta preso atto delle irregolarità commesse dalla precedente compagine amministrativa, il Consiglio comunale ha il dovere istituzionale di trasmettere la relativa documentazione per i provvedimenti conseguenti. La segnalazione alla magistratura contabile è opera del Collegio dei revisori dei conti, eletto dall’amministrazione Digiacomo. Nella comunicazione dei Revisori si legge, fra l’altro: Dalle verifiche a campione sono emerse effettivamente delle irregolarità contabili che hanno riguardato l’utilizzo improprio delle “partite di giro” allocate nel titolo VI delle entrate e nel titolo IV delle spese. Infatti sono stati riscontrati, sui capitoli delle partite di giro, impegni di spesa corrente correlati ad accertamenti di entrata mancanti di idonei titoli giuridici al fine di garantire il pareggio fra il totale delle entrate e il totale delle spese e che hanno generato residui attivi inesistenti. Confermiamo – conclude il sindaco – che, in sede di conto consuntivo 2007, gli uffici dell’ente hanno riscontrato un disavanzo reale di 7 milioni e 300 mila euro”. Sulle affermazioni di Digiacomo interviene anche l’assessore alle Finanze Raffaele Puglisi: “Le dichiarazioni odierne degli esponenti del Pd sono autentiche fandonie, messe in circolazione allo scopo di creare solo confusione nella testa dei cittadini e nascondere la realtà dei fatti: il Comune si trova pesantemente indebitato per colpa della precedente amministrazione. Nel merito delle accuse che ci vengono mosse, va detto che non vi è alcun blocco degli accertamenti da parte dell’Ufficio tributi e tasse che prosegue regolarmente la propria attività, così come l’Ufficio tecnico comunale. Si sta anzi verificando come mai gli oneri di urbanizzazione riscossi nel precedente decennio non sono stati sempre utilizzati per le realizzazione di infrastrutture. Quanto all’atto transattivo con l’impresa che sta realizzando l’aeroporto anche la precedente amministrazione ha preferito non fare ricorso a un mutuo. Non c’è stato alcun ritardo nell’emissione dei ruoli e non so da dove Digiacomo abbia dedotto che il ruolo della Tarsu è sballato. L’on. Digiacomo dovrebbe poi sapere che, contrariamente a quello che ha fatto lui (ma non gli è bastato per coprire la voragine che ha aperto nel bilancio) il ricavato delle vendite di quote azionarie di Soaco non può essere destinato a finanziare la spesa corrente. Infine le rate della concessione aeroporto decorre dal momento in cui l’opera sarà consegnata alla società di gestione. Come Digiacomo sa benissimo, c’è una trattativa in corso con la Soaco per ottenere un’anticipazione, sempre allo scopo di pagare una parte dei debiti lasciati da lui”.

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