Violenza sessuale su una giovane con inferiorità fisica e psichica. Modica, processo col rito abbreviato e condizionato

Sarà processato col giudizio abbreviato condizionato Dorin Viorel Ciurar, rumeno di 33 anni, residente a Modica, in atto detenuto a Cavadonna di Siracusa e accusato di violenza sessuale aggravata e continuata in pregiudizio di una giovane modicana, e resistenza e violenza a pubblico ufficiale. E’ stata la Procura della Repubblica a chiedere l’abbreviato al quale ha acconsentito il difensore, l’avvocato Elvira Argento, che ha posto, però, la condizione di una perizia medico legale. A questo punto il rumeno sarà processato il prossimo 23 ottobre. La vicenda per la quale fu arrestato destò scalpore nella comunità modicana giacchè la vittima si trovava in condizioni di inferiorità fisica e psichica in quanto invalida civile all’80% (portatrice di apparato metallico con tredici bulloni applicato alla colonna vertebrale, nonché sofferente di malattie psichiche, con riduzione permanente della capacità lavorativa per diverse patologie tra le quali l’epilessia e la sindrone di Marfan – malattia autosonica dominante che colpisce il tessuto connettivo). I fatti sono del due maggio scorso. L’uomo sfuggì all’arresto lanciandosi dal balconcino della propria abitazione. Qualche giorno dopo la polizia lo rintracciò. Aveva trascorso la sua latitanza, durata circa cinquanta ore, tra i cespugli della zona Fiumara. Secondo l’accusa, dopo avere indotto la trentenne a fare un giro in macchina, l’avrebbe portata in un luogo buio e isolato. L’avrebbe fatta scendere dal veicolo, esercitando violenza fisica e psichica. Le urla della donna, che serrava le gambe e lo implorava di lasciarla stare, lo avevano fatto desistere. Purtroppo, il giorno dopo, abusando sempre della vulnerabilità della giovane, la convinceva ad andare ancora una volta con lui in auto, promettendo che non avrebbe più ripetuto simili atti. Stavolta, dopo averla condotta nei pressi di una strada senza uscita, l’aveva fatta scendere e con furia inarrestabile avrebbe abusato senza alcuna pietà. Poi l’aveva riaccompagnava in centro dandole istruzioni specifiche su come lavare i vestiti sporchi di sangue e diffidandola a non dire nulla a nessuno.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa