Vittoria, Crisi agricola: Il sindaco scrive al ministro Zaia

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha scritto una lettera al Ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, per sollecitare un incontro urgente, allo scopo di individuare soluzioni per la crisi del comparto agricolo. “Chiedo un intervento forte nei confronti di migliaia di aziende agricole, medie e piccole, piegate dal perdurare della crisi che sta attraversando il comparto agricolo – si legge nella missiva -. La serricoltura e il suo indotto (trasporti, commercio, segherie, plastica), che rappresentano la principale opportunità di lavoro e di sviluppo del nostro territorio, hanno consentito a Vittoria e a tutta la fascia costiera, da Pachino a Gela, di creare occupazione per molti anni. Ma adesso non è più così, la crisi delle nostre aziende è ormai drammatica e la specificità del comparto non consente rinvii: l’alto costo del lavoro (ci vogliono più addetti per ettaro rispetto a qualunque altro settore agricolo), gli alti costi energetici (gasolio agricolo ed elettricità e costo dei materiali, della plastica e dei fitofarmaci) sono fuori controllo. Il piccolo produttore risente più di altri della crisi. E’ strozzato dalla concorrenza, dalla grande distribuzione e dall’intermediazione senza scrupoli. La nostra città e tutto il territorio puntano sul Contratto di Programma sulla serricoltura, firmato nel 2000 dall’ex Ministro, Paolo De Castro, che consisteva in un sostegno economico alle aziende agricole che ristrutturano e potenziano le aziende, ma di tale accordo non ne sappiamo più nulla, è tutto fermo. E infine, la Finanziaria dello Stato, in discussione oggi al Senato, non prevede il capitolo per gli sgravi degli oneri previdenziali per le aziende agricole del sud. Ciò significa che dal 1 gennaio 2009 le aziende pagheranno, per ogni addetto, addirittura il 40% in più. E questo si aggiunge al rincaro della plastica del 50%, del gasolio agricolo del 45% e dei fitofarmaci del 20%. Come Ella può evincere, le condizioni del settore agricolo sono gravissime e i produttori hanno bisogno di risposte concrete. Le chiedo, pertanto, un incontro urgente al fine di evitare un vero e proprio disastro economico e finanziario per migliaia di aziende, con ricaduta su tutto il territorio”.

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