GIORGIO ASSENZA, candidato all’ARS risponde ai quesiti posti dal presidente della CONFCOMMERCIO di Comiso, Salvatore Digiacomo

Giorgio Assenza, candidato all’ARS risponde ai quesiti posti dal presidente di Confcommercio di Comiso, Salvatore Digiacomo.
1.Non sono un politico di professione e non lo diverrò mai, esercito, spero con professionalità e trasparenza, la professione di avvocato e continuerò a svolgere detta attività anche se eletto, chiedendo a me stesso e ai miei validissimi collaboratori dello studio un impegno ancora maggiore. Non sono in grado pertanto di rispondere alla vostra domanda; la risposta può essere invece facilmente fornita dai deputati uscenti. Posso però dirvi che, se solo avessi voluto, avrei potuto lucrare tutti gli appannaggi delle carica di consigliere regionale sin dal 1996, quando risultai primo dei non eletti ed il consigliere eletto era, al tempo, ineleggibile.
Mi impegno comunque a sostenere qualsiasi iniziativa volta a ridurre gli emolumenti e soprattutto, ad eliminare i benefici connessi. Inoltre l’eventuale trattamento pensionistico deve essere commisurato, come oramai avviene per tutte le categorie, ai contributi effettivamente versati.

2.L’ Aeroporto di Comiso “DEVE” entrare in funzione al più presto e ad “OGNI COSTO”. Le risorse necessarie devono essere reperite comunque e la Regione Sicilia deve fare la sua parte. E’ giusto però ricordare che anche la SAC, almeno prima della nomina dei nuovi vertici, non sempre ha dimostrato particolare interesse ad accorciare i tempi per l’avvio concreto dell’attività aeroportuale.
Però, lasciatemelo dire, non c’è stato qualcuno che nell’aprile del 2007 lo aveva già inaugurato?
Inoltre va considerato che, oltre all’aeroporto, dovrà porsi attenzione al recupero e la valorizzazione dell’immenso patrimonio immobiliare esistente nell’area dell’ex Base Nato.

3.4. Rispondo a questi due quesiti assieme trattandosi di argomenti strettamente connessi.
Da avvocato conosco benissimo il dramma vissuto dai cittadini e, soprattutto, dalle imprese operanti nei vari settori, sottoposti alle vessazioni di un sistema di riscossione dei crediti assolutamente iniquo ed insostenibile.
Ci si deve battere perché le sanzioni vengano ridotte al minimo e gli interessi al tasso legale. Deve essere in ogni caso eliminato qualsiasi aggio per l’ente riscossore trattandosi di società pubblica. Del pari le banche devono tornare a fare le banche ponendosi accanto alle imprese in difficoltà come, per la verità, fortunatamente continuano in un certo qual modo a fare alcuni istituti legati al nostro territorio. Si tratta però in effetti di problematiche di cui si dovrebbe occupare soprattutto il governo nazionale. Invece l’attuale governo dei “professori” ha massacrato le imprese, eliminato gli artigiani e i piccoli commercianti, mortificato e mercificato i professionisti, ridotto al lastrico i lavoratori e i pensionati, dedicandosi solo alla tutela delle grandi imprese “assistite”, delle banche e delle assicurazioni.

Ringrazio la Confcommercio ed il suo presidente per l’attenzione e resto a disposizione per qualsiasi ulteriore occasione di confronto, aperto ai suggerimenti che riterrete opportuno formulare.

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