Modica, gli assessori: “sugli stipendi dei comunali necessario affrontare una battaglia insieme coi sindacati”

Pur comprendendo le gravi difficoltà e la legittima apprensione dei dipendenti del Comune rispetto al ritardo nel pagamento delle retribuzioni, gli assessori del comune di Modica non ritengono accettabile una degenerazione dei toni spinta fino al limite delle offese personali come quelle esibite sui cartelloni che hanno accompagnato l’assemblea organizzata nell’aula consiliare. L’insinuazione che si stia abbandonando la nave, o peggio che la si sia portata ad affondare, è quanto di più lontano dalla realtà di questi anni e anche di questi giorni.
Non c’è bisogno di spiegare che la momentanea assenza del sindaco Buscema è legata ad esigenze istituzionali che per la città di Modica hanno un’importanza fondamentale. E non c’è bisogno di precisare come, anche in questi giorni, il sindaco segua costantemente l’evolversi della situazione e l’azione di pressione che gli assessori e i dirigenti competenti stanno facendo nei confronti della Regione e dello Stato per ottenere l’accreditamento delle somme che si attendono e che sono necessarie per garantire il pagamento degli stipendi. Il sindaco, insieme a tutti gli assessori e ai responsabili dei settori finanziari, ha dedicato ogni singolo giorno di questi ultimi quattro anni ad affrontare la situazione finanziaria del Comune di Modica.
La responsabilità di tutelare il lavoro, le aspettative di reddito, il diritto a ricevere lo stipendio e a riceverlo quanto più regolarmente possibile, è stata una delle ragioni per cui si è deciso di non dichiarare il dissesto finanziario è scelta della quale ribadiamo la validità ed è tuttora la più pressante preoccupazione di tutti noi.
Se una responsabilità c’è per la drammatica situazione in cui stanno rischiando di trovarsi tutti i Comuni italiani e siciliani in particolare, questa non è certo dell’attuale Amministrazione comunale di Modica che sta invece mettendo in campo ogni possibile azione per consolidare l’autonomia finanziaria dell’ente e metterlo al riparo dalle conseguenze dei tagli ai trasferimenti. La nostra esperienza di quattro anni di difficoltà finanziarie ci mette anzi in condizione di fronteggiare anche questa emergenza. Dal 1° ottobre saranno pagate le retribuzioni e nella prima settimana di ottobre – in presenza del sindaco – l’amministrazione presenterà a tutti i dipendenti il piano dei pagamenti da ora fino alla fine dell’anno. Solo conducendo una comune battaglia, che veda l’Amministrazione, i sindacati e i lavoratori dalla stessa parte, si potrà realizzare una vera ed efficace mobilitazione nei confronti dei livelli politici e amministrativi superiori. Non c’è bisogno delle grida interessate di qualche candidato che c’è sempre stato nei momenti di assalto alla diligenza.

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