Divertimento e allegria a Pozzallo. Pino Asta: “E’ bastato poco”

La fantasia al potere. Sono bastati solo venti euro per mandare in visibilio quasi mille persone. Un’iniziativa di grande impatto visivo e sociale, quella di organizzare, con l’ausilio di alcuni giovani di Pozzallo, una serata con le grandi bolle di sapone. Tantissimi bambini hanno approfittato dell’iniziativa ludica per trascorrere una serata in allegria con i propri genitori. La valenza del gesto nelle parole di Pino Asta. “Non abbiamo fatto nulla di eccezionale – ha detto Asta – se non quello di far divertire i bambini per qualche minuto. Con la spiaggia di Pietrenere piena di turisti, a fine settembre, quando ancora il clima è favorevole, abbiamo regalato un momento di gioia e di divertimento a quanti chiedono di destagionalizzare l’offerta turistica ma poi, finito il periodo estivo, non sanno cosa organizzare. Anche con pochi spiccioli. Un monito per l’amministrazione comunale? Non lo so.  So solo che, con 20 euro, siamo riusciti a far divertire una “marea” immane di bambini, per tutta la serata. Poi, ognuno può trarre tutte le spiegazioni che vuole”.
Asta, mancano quasi 30 giorni al voto. Sensazioni?
“Rispondo con una domanda. La provincia di Ragusa è matura per il cambiamento radicale? I cittadini iblei avranno il coraggio di punire chi ha letteralmente devastato la provincia e di affidare la gestione ed il controllo del territorio a soggetti diversi dai precedenti? Se la politica fosse governata dalla logica e dai nessi di casualità, gli interrogativi suddetti sarebbero retorici. Tuttavia, sono purtroppo convinto del contrario. Perché in provincia sono ancora tantissimi coloro che si lasciano ammaliare dai ‘politici di mestiere’, dalle ‘promesse’ che riguardano la sfera privata, dai pacchi di pasta in questo periodo di crisi. Spero, però, di essere smentito. Di prendere atto della voglia di cambiamento dei ragusani attraverso il voto di rottura in modo tale che si possa aprire la strada ad un percorso virtuoso lontano dalle logiche clientelari tipiche dei dinosauri della politica”.

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