L’ex Convento dei Carmelitani di Piazza Matteotti. Modica, il Fai: “Uniamo l’utile e il dilettevole”

La Delegazione di Ragusa del Fai interviene nella querelle circa la fruizione parziale o completa del Complesso dei Carmelitani, ex caserma dei carabinieri di Piazza Matteotti, riguardo all’opportunità e/o necessità di allocare i militari nel sito appena ristrutturato. “Non possiamo che rimetterci alle ragioni e valutazioni dei soggetti competenti; e nulla può essere osservato sulle libere scelte della Provincia Regionale di Ragusa, proprietaria del Complesso – dicono Riccardo Gafà e Giuseppe Polara, rispettivamente Capo Delegazione FAI di Ragusa e componente del Gruppo FAI di Modica – . La struttura monumentale, come ampiamente rimarcato da studiosi, tecnici del settore ed importanti realtà culturali della città, introduce una nuova lettura della crescita ed evoluzione dell’abitato della città di Modica. E ciò, individuando un importante percorso medievale di conoscenza di Modica. Tale nuova lettura permette di accrescere il valore del patrimonio storico e culturale di Modica e consente un conseguente adeguamento del livello turistico della medesima; circostanza di particolare rilevanza nell’attuale fase di crisi del sistema. La Provincia Regionale di Ragusa, seppur proprietaria del Complesso, non dovrebbe arrestarsi dietro a scelte di destinazione dell’immobile fatte tempo addietro; specialmente, se assunte precedentemente ed all’oscuro delle importanti scoperte storiche ed architettoniche effettuate nel sito durante i lavori di ristrutturazione”. Secondo Il Fai si potrebbe optare con la formula “utile e dilettevole” nel senso che la Provincia Regionale dovrebbe contemperare le opposte esigenze di collocazione del Comando dei Carabinieri e di fruizione del Complesso. “Le dimensioni – si fa rilevare – consentono l’individuazione di altri ingressi al sito, tali da permetterne la fruizione nel rispetto dell’esigenze dell’Arma che, comunque, allo stato delle conoscenze, non dovrebbero interessare il cortile e le strutture posteriori rispetto all’ingresso da piazza Matteotti”. In tal senso, il FAI auspica che la sensibilità oggi dimostrata unitamente alle osservazioni ed invocazioni mosse dalla città di Modica, dai cittadini e dalle rilevanti associazioni culturali e turistiche, possano promuovere un vero e sereno dibattito sull’impiego del Complesso monumentale ed un suo proficuo utilizzo.

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