La perizia del consulente tecnico d’ufficio ha mutato la direzione dell’inchiesta sulla villetta a mare della signora Lombardo. E’ stata la consulenza tecnica a cambiare i contenuti della vicenda penale legata alla villetta a mare di Saveria Grosso, moglie del Governatore, Raffaele Lombardo, sotto processo a Modica, davanti al Giudice Onorario, Francesca Aprile. Insieme al direttore dei lavori e al legale rappresentante dell’impresa che li ha eseguiti, Alberto Miceli e Giuseppe Presti, tutti difesi dall’avvocato Salvatore Poidomani e Raffaele Pediliggieri del locale Foro. Era stato il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, a chiedere la citazione diretta dei tre. Il pubblico ministero, Gaetano Scollo, ha chiamato in causa la Guardia di Finanza e la Capitaneria di Porto di Pozzallo, i cui rappresentanti hanno sottolineato che durante la prima fase delle indagini la situazione era regolare anche perchè la proprietà era in possesso di tutti i pareri necessari. Successivamente, una perizia eseguita dal consulente tecnico d’ufficio ha fatto rilevare che all’origine si trattava di un rudere per il quale non era possibile rilasciare concessione edilizia da parte del Comune di Ispica, per questo fu sequestrato. Il processo è andato al 29 gennaio 2013, e dovrebbe essere unificato con un procedimento bis nel quale figurano indagati, oltre a Saveria Grosso, per abuso d’ufficio, l’ex sovrintendente ai beni culturali e ambientali di Ragusa, Vera Greco, un dirigente del suo ex ufficio, Calogero Rizzuto, e a un dirigente del Comune di Ispica, Giuseppe Caschetto. La villetta era già stata sequestrata e i lavori erano cominciati nel 2004 su quello che era un vecchio rudere. Dopo il dissequestro, ottenute le autorizzazioni mancanti, i lavori erano ripresi. La magistratura modicana sequestrò nuovamente l’immobile. Nel mese di maggio dello scorso anno la Corte di Cassazione aveva rigettato l’istanza per il dissequestro presentata dall’avvocato Poidomani. La struttura di Ispica, originariamente, era stata acquistata da Lombardo che, poi, l’aveva “donata” alla moglie. La villetta, di settanta metri quadrati circa e che si affaccia sul mare.
La villetta della signora Lombardo a Cirica(Ispica). Al processo: “Il Ctu ha scoperchiato la pentola”
- Ottobre 5, 2012
- 8:45 am
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