Elezioni Regionali. Patrizia Lorefice: “Gli Iblei vadano al voto”

È giunto con forza proprio un paio di giorni fa l’appello della Conferenza episcopale siciliana a recarsi alle urne: e condivido in pieno quanto detto dal cardinale Romeo e dai vescovi visto che ho già avuto modo di dire lo stesso in altre occasioni. Non votare significa lasciare spazio di manovra a quanti, grazie magari a rapporti clientelari consolidati, tornerà ad amministrare pensando prima al proprio tornaconto. Astenersi equivale a favorire il permanere di quelle persone che finora hanno goduto di privilegi, dei quali ci diciamo stanchi ma che continuiamo direttamente o indirettamente ad eleggere. E’ l’appello della candidata di Grande Sud alle Regionale, l’ispicese Patrizia Lorefice. “E’ giunto il momento di dire basta ma di fare, ciascuno di noi – dice – nessuno escluso, la nostra parte: io scendo in campo e ci metto la faccia, ci metto impegno, passione, tempo e dedizione verso i miei conterranei. Gli iblei, allo stesso modo, dovrebbero votare in maniera libera da condizionamenti criminali e clientelari, e in modo consapevole rifiutare le logiche che finora hanno creato dei potentati, consentendo un ricambio con gente che come me si vuole spendere per la comunità e pensa di avere competenze e soluzioni. Altrimenti, praticando l’astensione, come dice il cardinale di Palermo Paolo Romeo: “Tu cittadino se non vai a votare (e se voti sempre il “vecchio” e non il “nuovo”, aggiungo io) poi non piangerti addosso”!

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