TUTTI I SINDACI DELLA PROVINCIA DI RAGUSA CONCORDINO LE LORO DIMISSIONI PER OGGETTIVA IMPOSSIBILITA’ AD AMMINISTRARE SENZA RISORSE. La riflessione di Ballarò

Non passa giorno ormai senza dover leggere che gli enti locali sono sempre più con le spalle al muro; era già un’impresa far quadrare i bilanci quando la Regione adempiva ai suoi doveri di trasferire le risorse ai Comuni, immaginiamo oggi che, la grande strafottenza d’un governo regionale, certamente il peggiore che la Sicilia abbia mai avuto, non si preoccupa di rimettere quanto programmato che consentirebbe con non poche difficoltà di mantenere l’ordinaria amministrazione.
Eppure, parliamo dello stesso governo regionale che fino all’ultimo giorno in carica, ha distribuito ingenti quantità di denaro a destra e a manca per continuare a lubrificare tutti gli ingranaggi d’una politica corrotta e clientelare, convinto di raccogliere i frutti a fine mese.
I Comuni sono tutti a rischio default e al di là dell’impegno e delle capacità delle diverse Giunte, nulla lascia presagire che a breve si possa intraprendere un percorso meno drammatico dell’attuale. Dunque, i dipendenti sono costretti a scioperare per rivendicare le loro spettanze, i fornitori di beni e servizi rischiano il fallimento pur vantando crediti spesso copiosi, i lavoratori delle società partecipate sono davvero alla fame. Ma quanto potrà durare questo stato di cose che blocca l’intera economia delle realtà locali e produce una rabbia che da un momento all’altro può degenerare ?
Penso che sarebbe apprezzabile da parte delle diverse comunità che per una volta non fossero i cittadini a manifestare verso i loro amministratori che continuano ad aprire le braccia in segno d’impotenza rispetto alla situazione economica che gestiscono, ma fossero i Sindaci che in segno di protesta, si dimettessero tutti assieme, perché nelle attuali condizioni non è possibile per nessuno amministrare.
Presumo che da un punto di vista meramente politico, rappresenti una sconfitta pensare a simili soluzioni, però ritengo che sia più umiliante continuare a governare una città senza riuscire a dare risposte ancorchè minime ad alcuno, senza dire che i cittadini, a prescindere dalle loro simpatie o tendenze politiche, non potrebbero che apprezzare un atto così coerente e solidale che certamente premierebbero con risposte di tipo politico.
Se anche la storia in Italia non è ultimamente divenuta ballerina, sono pronto a scommettere che chi di dovere saprà rispondere ad un’azione collettiva così forte con provvedimenti adeguati che possano quantomeno attenuare l’attuale disagio di tutte le componenti in gioco.
Sindaci, esiste ancora un minimo d’amor proprio che potrà consentirvi scelte di carattere o la colla che vi immobilizza sulle vostre poltrone incandescenti è così potente da non poter ipotizzare nulla alla ricerca di qualche soluzione ?

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