Ragusa. Alfano lancia Occhipinti all’Ars. “Si è concentrato sul territorio”

Una convention particolare quella di Giovanni Occhipinti, candidato del Pdl all’Ars. Stile «Porta a Porta» con il giornalista Salvatore Cannata a condurre e con ospiti d’eccezione: il segretario nazionale Angelino Alfano, quello provinciale Nino Minardo e il sindaco di Ispica Piero Rustico a fare le veci di un primo cittadino assente in questo momento a Ragusa. Il palconescenico è stato quello della Scuola dello Sport con una sala strapiena. Non sono mancate le frecciate a chi ha tradito, il sindaco del comune capoluogo Nello Dipasquale ed il deputato storico del Pdl, Innocenzo Leontini. E se Nino Minardo ha detto che «Ogni impedimento é giovamento ed oggi il Pdl si é trasformato in una forza unita e capace di esprimere candidature valide, è l’inizio di quella rigenerazione che gli elettori ci chiedevano», l’onorevole Alfano ha aggiunto: «Mi ero convinto che a Ragusa andava tutto storto ma grazie al lavoro di Minardo il partito é riuscito a trovare le energie nei militanti e nei giovani esponenti che da anni si impegnavano senza emergere. Nino Minardo con i fatti ha dimostrato di essere abile mediatore e che con umiltà porta risultati. Anche questa serata é la prova che ci siamo rimessi in cammino anche a Ragusa. Il Pdl sta bene e anche meglio di quanto si creda». Poi, su Occhipinti ha dichiarato: «Giovanni è persona perbene, che ha sempre operato per il bene del proprio territorio e che adesso ha la possibilità di portare le esigenze iblee a Palermo. Sono stato felice della disponibilità di Occhipinti a condurre questa battaglia». Il segretario nazionale del Pdl parlando delle prime cose che ha bisogno la Sicilia ha detto: «Se oggi c’è un punto sul quale partire é quello di sostenere la famiglia. Mutuo sociale per la casa per favorire un percorso nuovo alle giovani coppie. In secondo luogo occorre sostenere la natalità. Sistema famiglia importante in Sicilia e su questo dobbiamo basare azione politica». Giovanni Occhipinti, una volta vinta l’emozione, ha affermato: «Sono orgoglioso di essere un appartenente al Pdl e tengo presente sempre tre cose: umiltà, coerenza e voglia di fare. La coerenza ritengo sia il minimo per avere risultare credibili. Non condivido chi, invece, per saltare le tappe cambia casacca. Il Pdl è vivo è vegeto. Parlando della provincia di Ragusa posso dire che è vero che la nostra terra vive di agricoltura, ma la potenzialità va al turismo. Servono le infrastrutture. Durante la campagna elettorale, in mezzo alla gente e stretto contatto con le aziende, ho potuto constatare come il nostro è un territorio che nonostante la marginalità riesce ancora a proporre un modello economico vincente anche se qualcuno (il riferimento a Lombardo) ci ha espropriato della normalità accanendosi contro Ragusa e tutto questo mentre chi ci rappresentava all’Ars stava in silenzio»

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