IBLA BUSKERS: IERI SERA L’INCONTRO PUBBLICO, LANCIATA UNA LETTERA APERTA PER VERIFICARE LE CONDIZIONI NECESSARIE PER IL REALE FUTURO DEL FESTIVAL.

In centinaia, moltissimi collegati alla diretta su facebook, hanno partecipato spontaneamente all’incontro pubblico che è stato organizzato ieri sera in piazza Chiaramonte dall’associazione Edrisi per spiegare le ragioni dell’annunciato stop del festival degli artisti di strada Ibla Buskers dopo 18 splendide edizioni piene di performance di qualità e di grandissima partecipazione. L’obiettivo dell’incontro era quello di illustrare più specificatamente le ragioni che hanno portato gli organizzatori ad annunciare il “de profundis”. Ospiti del Caffè Chiaramonte, ad illustrare le decisioni assunte sono stati il presidente dell’Edrisi, Francesco Pinna e il componente del direttivo, Antonio La Cognata. “Ci siamo trovati in una sorta di assedio e di accerchiamento che ci ha sinceramente sfiancati – hanno detto i due organizzatori – Ibla Buskers è un’indubbia offerta culturale per la città anche grazie alla qualità degli artisti presenti, che si esibiscono nei principali festival europei. Si tratta di artisti che vengono a Ibla perché ormai attratti dai luoghi barocchi ma anche grazie ad una rete di amicizie che siamo riusciti a costruire negli anni e che ci ha permesso di ridurre i cachet degli artisti che sanno la nostra difficoltà ad avere risorse economiche. Si fa già dunque uno sforzo enorme a far combaciare date e artisti ma l’incertezza dei finanziamenti pubblici ci porta a non poter programmare adeguatamente. All’incertezza, che quest’anno è arrivata fino al giorno prima dell’evento, si aggiunge anche la sostanziale riduzione del contributo stesso, notevolmente ridotto di quasi la metà negli ultimi anni. Quel che sorprende è che il capitolo della legge su Ibla da cui si attingono i fondi per le grandi manifestazioni consolidate nel tempo si è invece ridotto di solo l’8%.
Eppure Ibla Buskers contribuisce assolutamente a destagionalizzare, a portare turisti nel mese di ottobre, ad invogliare le strutture ricettive a creare dei pacchetti turistici ad hoc. Di contro, dobbiamo operare in un contesto di sciasciana memoria che non ci aiuta e che, dove può, cerca di metterci i bastoni tra le ruote. Dinnanzi a tutti questi problemi, come organizzatori ci siamo detti che non ha senso questa lenta agonia. Ecco perché abbiamo lanciato lo stop della manifestazione”. Dal pubblico presente, ma anche dai tanti commenti su internet, è invece arrivato l’invito ad andare avanti e a trovare, magari insieme agli amministratori locali, soluzioni adeguate come ad esempio la possibilità di accedere a fondi europei e a istituzionalizzare la manifestazione a livello regionale, considerato che ogni anno Ibla Buskers ha chiesto un aiuto alla Regione ma non si è mai avuta nessuna concreta risposta. E a chi provocatoriamente suggeriva di spostare Ibla Buskers in un’altra città, gli organizzatori hanno risposto: “Per noi il festival deve continuare a Ibla ma per fare in modo che questo avvenga, è assolutamente necessario un cambiamento di mentalità da parte degli enti pubblici e da parte del futuro sindaco della città. Siamo stanchi di non avere mai la possibilità di parlare al Comune con un referente che possa darci risposte, anche negative, ma in tempi certi che permettano di programmare la manifestazione. Non si può sempre arrivare all’ultimo momento come accaduto quasi sempre in questi 18 anni. Noi chiediamo di avere certezze sui fondi già in primavera quando si potrà così eventualmente riprogrammare la nuova edizione di Ibla Buskers. Altrimenti saremo costretti, nostro malgrado, a far volare per l’ultima volta la nostra mongolfiera ideale che è stata il simbolo di questi 18 anni di festival”. E in attesa di verificare in primavera se ci saranno novità, già ieri è stata lanciata una lettera aperta indirizzata al commissario straordinario del Comune di Ragusa, ai candidati alla Regione, ai futuri candidati a sindaco della città, ai commercianti.
Ecco il testo
LETTERA APERTA

Al commissario straordinario chiediamo un incontro a breve, alla ricerca dell’individuazione di percorsi per la istituzionalizzazione del festival. È necessario un punto di riferimento interno al Comune che si interfaccia regolarmente con il festival per razionalizzare ed armonizzare i rapporti tra il festival e la struttura comunale, che coordini i rapporti del festival con le attività produttive per individuare forme di collaborazione, per sviluppare sinergie positive Federalberghi, Ascom, Confesercenti, che individui all’interno del Comune uffici in grado di intraprendere cooprogettazione per fondi comunitari. Chiediamo anche l’inserimento nel contratto di servizio del bus navetta.

Ai candidati alla Regione chiediamo impegno per l’inserimento dell’evento nel calendario regionale delle manifestazioni turistiche, o nel circuito del Mito o in altri eventi contenitore della Regione. Ringraziamo quanti lo hanno già fatto e ringrazieremo quanti vorranno farlo.

Ai prossimi candidati a sindaco di Ragusa, considerato che riteniamo Ibla Buskers un bene per Ragusa, chiediamo l’impegno formale in campagna elettorale ad assumerla come manifestazione di primario interesse per la città e quindi a sostenerla senza riserve.
In alternativa chiediamo di palesare in maniera esplicita la loro eventuale contrarietà ed indisponibilità a supportarla.
Se venisse confermata la legge su Ibla, chiediamo di assumere l’impegno a ripristinare il contributo concesso nel 2010, ivi compreso l’impegno di spesa per i bus navetta. Qualora ciò non fosse, sarà necessario ricercare risorse nel bilancio per soddisfare comunque le necessità minime per la realizzazione dell’evento, agendo in tempi amministrativi certi con il giusto anticipo per poter programmare l’evento stesso.

Agli operatori commerciali che in questi anni hanno avuto ricadute positive dalla manifestazione, un invito a riflettere ed a tener presente che per avere benefici è giusto essere disponibili, solidali e a contribuire concretamente alla riuscita della manifestazione.

Osserveremo lo svolgersi degli eventi e la prossima primavera ci impegniamo a fare pubblicamente il punto della situazione, in un altro incontro pubblico, magari un momento di festa, dove decideremo in base alle risposte maturate, il futuro del festival. O lanceremo l’ultima mongolfiera in saluto a qualcosa che è stato un significativo passaggio nella nostra esperienza e delle nostre emozioni, oppure saluteremo il via di una nuova stagione per il festival.

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