Modica: RICHIESTA SERVIZI PER LE FAMIGLIE. Lettera al vice Sindaco Scarso dal coordinatore del Comitato dipendenti, Iabichella

Un servizio di "baby-parking" domenicale, per le lavoratrici dipendenti degli esercizi commerciali di Modica. A chiederlo al vicesindaco ed assessore ai Servizi Sociali, Enzo Scarso, è Giorgio Iabichella, in qualità di coordinatore regionale del Comitato dei Dipendenti degli esercizi commerciali, in rappresentanza di oltre 600 dipendenti modicani. La richiesta è motivata dal fatto che, la stragrande maggioranza delle commesse, ha chiesto un sostegno ad una problematica mai affrontata dai datori di lavoro, riguardante i propri figli, che, ogni domenica, vengono sballottati da questo o quel parente, senza avere la possibilità di vivere, quell’unico giorno libero, decentemente e dignitosamente. “E una problematica urgente, da sempre ignorata da coloro che avrebbero dovuto accollarsene già da tempo – sottolinea Giorgio Iabichella – adesso invitiamo l’amministrazione comunale a volerne discutere con le parti in causa, cercando di risolverla in un modo socialmente opportuno, senza dover sottostare, solo e sempre, agli interessi economici che ogni datore di lavoro fa prevalere a discapito dei dipendenti e dei loro familiari. Indagini varie a livello nazionale e studi recenti, indicano il lavoro domenicale senza pause, anche di un solo componente familiare, come una fonte di disagio, oltre che per gli adulti, anche per i figli, causando una disgregazione familiare che non ha precedenti storici. Non chiediamo di voler risolvere il problema delle aperture domenicali, ma di deliberare delle iniziative atte a rendere più vivibile questa situazione di disagio sociale.Una nostra proposta, già esposta l’anno scorso all’Ascom ed al Consorzio Polocommerciale (mai presa in considerazione) è quella di organizzare un servizio “baby- parking” presso un asilo privato, che potrebbe , tra l’altro, offrire un servizio alle molteplici famiglie che giungono a Modica per fare acquisti e rendere più scorrevole la “domenica lavorativa” a tutti. Il comune – conclude Iabichella – potrebbe, oltre che coinvolgere i commercianti ad attuare dette iniziative, concedere a titolo gratuito le strutture necessarie”.

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