Ispica: Il sindaco allarmato per la paventata soppressione del Tribunale di Modica

Il Sindaco di Ispica Piero Rustico, allarmato dalla proposta elaborata alla fine della conferenza nazionale della Giustizia del Partito Democratico, sollecita una presa di posizione forte di tutti i Comuni del circondario contro ogni ipotesi di soppressione del Tribunale di Modica e dichiara sull’argomento: “Sono molteplici le ragioni che pongono un reticolo giudiziario diffuso ed una Giustizia di prossimità alla base una civile convivenza e che militano quindi contro la ventilata soppressione dei Tribunali c.d. minori ed, in particolare, del Tribunale di Modica. Innanzitutto è stato dimostrato, dati ISTAT alla mano, che tra i venti Tribunali più veloci ben dodici sono piccoli uffici e, quindi, in tempi in cui più che mai si cerca di perseguire l’efficienza, tale circostanza, da sola, sarebbe sufficiente a giustificare l’esistenza di Tribunali che, proprio perché non affetti da elefantiasi, sono in grado di dare ai cittadini risposte in tempi ragionevoli. Ma oltre al dato fondamentale che non risponde al vero che i Tribunali più piccoli siano i più lenti ed i più costosi per l’Erario (essendo piuttosto vero il contrario), va sottolineato che la cultura aziendalistica non può pervadere l’Amministrazione della Giustizia, posto che l’azienda Giustizia non produce un bene materiale, ma un servizio sociale fondamentale e, per questo, è estranea alle finalità di lucro che seguono marcatamente quella cultura. Essendo pacifico che l’efficienza dei Tribunali può migliorare ove essi raggiungano dimensioni medie, appare quanto mai opportuno che altri comuni possano essere assegnati al circondario del Tribunale di Modica. Va infine sottolineato che qualsiasi intervento di revisione della geografia giudiziaria (che, comunque, dovrà escludere ogni ipotesi soppressiva e tendere invece ad una razionale ridisegnazione dei confini dei circondari) non può prescindere da serie rilevazioni delle singole realtà socio-economiche, con riferimento alle previsioni di espansione economica del territorio e di apertura ai capitali esteri, ai pericoli di infiltrazioni della criminalità organizzata, alle infrastrutture, all’edilizia giudiziaria. In tale ottica sembra non casuale che il ministro Alfano, che sta operando con grande determinazione e competenza per fare ripartire la farraginosa macchina della Giustizia, non abbia messo fra le priorità del suo Dicastero la revisione della geografia giudiziaria, convinto com’è della necessità che prima si proceda agli approfondimenti di cui sopra si è detto. Le Istituzioni locali, tuttavia, non dovranno mai abbassare la guardia su questa problematica ed auspico che il vertice operativo annunciato nei giorni scorsi dal Sindaco di Modica possa presto tenersi per contribuire a scongiurare ogni pericolo di soppressione o anche solo di accorpamento del nostro Tribunale con quello di Ragusa.”

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