LA CINTURA PERIFERICA DELLA CITTA’ DI RAGUSA SOMMERSA DA MICRO DISCARICHE ABUSIVE. LICITRA SI RIVOLGE ALLA PREFETTURA “UN PROBLEMA MOLTO SERIO E’ TORNATO A FARSI VIVO”

“Da qualche giorno, in coincidenza con l’abbassamento delle temperature e l’entrata nel vivo dell’autunno, ho avuto modo di notare come il numero delle discariche abusive, nella cintura periferica del territorio comunale, in alcuni casi in aree non strettamente di pertinenza del Comune, sia cresciuto a vista d’occhio”. E’ il senso dell’allarme lanciato dal consigliere comunale Enzo Licitra secondo cui il fenomeno merita di essere posto sotto la dovuta attenzione. “Nelle aperte campagne, ai bordi delle strade o perfino in prossimità di alcune abitazioni rurali – aggiunge Licitra – viene abbandonato di tutto: dal materiale di risulta per l’edilizia, il rifiuto più comune, agli scarti del giardinaggio quando non anche ingombranti di varia misura: dalle cucine a gas ai divani. Sembrava che con questo problema la città di Ragusa, anche dopo le attente campagne di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza che negli anni sono state condotte, non avesse più nulla a che fare. E invece, lo stesso è ripreso con maggiore vigore mettendo in luce da un lato l’inciviltà di alcuni (c’è chi sostiene che si tratti anche di persone che arrivano da fuori città e che non trovano niente di meglio da fare se non sporcare le aree immediatamente limitrofe ai loro territori comunali), dall’altro l’impotenza degli enti locali che, oltre a dovere fare i conti con i noti problemi di cassa, non sembrano, al momento, nella condizione di poter disporre di una soluzione finale per giungere alla bonifica delle aree più martoriate”. Per Licitra, però, occorre fare qualcosa. “Siccome l’entità del fenomeno mi sembra alquanto consistente – dice ancora – ho deciso di rivolgermi alla Prefettura di Ragusa per definire i contorni della problematica ponendo, tra l’altro, l’accento sul fatto che, rispetto ad altre volte, il conferimento dei rifiuti in modo abusivo è avvenuto quando l’estate è già trascorsa da un pezzo. Mi sento in dovere di denunciare questa situazione perché Ragusa, per un po’ di tempo, è rimasta esente da problemi del genere. Ora, però, è indispensabile che qualcuno faccia sentire la propria voce per evidenziare che il disagio è tornato di nuovo a farsi vivo”.

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