“Violenza sessuale su una ragazza minorenne. Modica, non raggiunta la prova: assolto

L’accusa era pesantissima: gli hanno contestato la violenza sessuale nei confronti di una ragazza modicana, peraltro minorenne. A distanza di sette anni la giustizia gli ha reso ragione. Il Collegio Penale del Tribunale di Modica(maggiore, Chiavegatti, Scifo), infatti, lo ha assolto ai sensi dell’articolo 530 commando 2 del codice di procedura penale cioè il mancato raggiungimento della prova. L’imputato, un venticinquenne modicano, difeso dall’avvocato Giorgio Terranova del Foro di Catania, era accusato di aver abusato di una ragazza modicana, che, all’epoca dei fatti, risalenti al 2005, era minorenne. Al termine della sua requisitoria, il pubblico ministero Gaetano Scollo aveva chiesto la condanna a sei anni di carcere, incentrando l’accusa sulla credibilità della presunta vittima, costituitasi parte civile tramite l’avvocato Rinaldo Occhipinti. Anche nell’ultima udienza la ragazza ha confermato le accuse a carico dell’imputato, parlando di abusi che si sarebbero consumati durante dei momenti di intimità. Evidentemente la versione dei fatti fornita dalla giovane modicana e sostenuta in aula dal difensore di fiducia, che aveva chiesto il massimo della pena e il risarcimento danni alla parte civile, non ha del tutto persuaso i giudici. Nel corso della camera di consiglio, il collegio penale ha invece condiviso la tesi difensiva che scagionava l’imputato dalla pesante accusa, che sarebbe stata mossa da motivi personali. Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe portato la ragazza, in auto, nella zona di Monserrato, luogo dove abitualmente si appartano le coppiette che “godono” dei piaceri dell’intimita’ e di quelli che offre il panorama della città, dove avrebbe consumato il reato. La difes ha fatto rilevare che all’epoca era improbabile raggiungere il luogo in quanto l’arteria era chiusa per lavori di allargamento e sistemazione. I giudici si sono presi novanta giorni di tempo per il deposito delle motivazioni della sentenza.

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