Modica: Il PD replica al centrodestra

In merito alle accuse rivolte alla maggioranza consiliare da UDC e Forza Italia vorrei replicare respingendo al mittente l’accusa di arroganza perché nella precedente legislatura UDC e Forza Italia, che rappresentavano il 90 per cento del consiglio, facevano sempre valere la forza dei numeri contro una opposizione costituita dai soli 8 consiglieri di centrosinistra e che, nel momento in cui dai banchi dell’opposizione si sottolineò per l’ennesima volta la pericolosità di quella gestione finanziaria, l’assessore al Bilancio di allora, esponente dell’UDC, replicò che il centrosinistra aveva perso le elezioni e pertanto non aveva diritto di parlare ancora di situazione finanziaria: e questa sì che è arroganza dei numeri!. Per quanto riguarda la mancata concessione del rinvio faccio soltanto rilevare che: 1) se l’amministrazione ha dovuto procedere fino all’utimo minuto per predisporre un atto di variazioni di bilancio che rispettasse il patto di stabilità è proprio a causa della gravissima situazione finanziaria in cui la precedente amministrazione ha lasciato la città (altro che "non rinvanghiamo più il passato"!, come vedete i problemi di oggi sono ancora strettamente legati alla legislatura precedente) e che lascia pochissimi margini di manovra quando si tratta di numeri e perciò si deve semmai apprezzare il grosso lavoro svolto dall’assessore Muriana per fare quadrare i conti; 2) un rinvio di 5 minuti chiesto a 5 ore dalla scadenza dei termini per l’approvazione di un documento finanziario obbligatorio non può che apparire come pretestuoso e puramente dilatorio anche perché non si capisce quanto possano servire 5 minuti per esaminare documenti che la commissione ha esaminato in due sedute di circa 3 ore ciascuna; la verità è che il centrodestra sperava che in quel lasso di tempo qualche consigliere di maggioranza si allontanasse (ricordiamo che era sabato sera e alcuni avevano impegni familiari) per poter poi rinfacciare la necessità della presenza dei consiglieri di centrodestra per garantire il numero legale e per approvare l’atto. Invece la maggioranza ha garantito da sola il numero legale e l’approvazione di un documento indispensabile per consentire l’offerta di servizi necessari ai cittadini. Le accuse di "imbavagliamento" appaiono poi ridicole di fronte a quello che tutti possono vedere durante le sedute del consiglio e cioè a consiglieri della minoranza che parlano spesso oltre i limiti temporali consentiti a ciascun consigliere, non per fare interventi di una opposizione costruttiva ma per voglia di protagonismo.

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