Intervengo non solo per esprimere soddisfazione ma per impegnarmi pubblicamente su alcuni aspetti importanti per l’ottimale funzionamento dell’aeroporto di Comiso. Così dichiara il deputato dell’Udc Orazio Ragusa. La deputazione iblea è compatta, ieri io e Digiacomo eravamo a Catania per la questione università e altri erano a Roma per l’aeroporto. In prima istanza è importante rivendicare l’interesse nazionale della struttura, qualora non si dovesse riuscire in questo obiettivo sarà la Regione a inserire nei bilanci i fondi necessari. Ho la certezza che tutta la deputazione iblea, su questo punto, è unita ed ho anche verificato che Il Presidente Crocetta è già d’accordo.
Tutto questo è importante ma non basta. Adesso dobbiamo puntare in alto, sottolinea Orazio Ragusa. Dobbiamo chiudere importanti accordi con compagnie low cost europee, generando un traffico di passeggeri assai rilevante e in grado di cambiare radicalmente l’economia del nostro territorio. Se è vero che tutto questo ha un costo, tenuto conto che le ricadute sono eccezionali, l’intera collettività iblea è pronta a fare la sua parte.
Penso, adesso, che è importante che questo aeroporto debba essere di tutti i ragusani che ne vogliono far parte, anche pensando a specifiche modifiche dello statuto. Riuscendo a creare servizi, sviluppando l’indotto consentiremo non solo al comparto turistico ma anche a quello artigianale, commerciale e agricolo di trarre grande beneficio dall’arrivo di tantissimi nuovi turisti. L’intera classe politica e dirigente di questa provincia è pronta a raccogliere questa sfida esaltante, e sono convinto che ciascun ragusano non stare più solo a guardare. Da semplici spettatori a protagonisti di questo nuovo sviluppo, è il nuovo approccio con cui dobbiamo lavorare al fine di creare una larghissima partecipazione popolare all’iniziativa. Uniamoci rispetto a questa grande opportunità e lavoriamo, ognuno con il proprio ruolo, a trasformare questo strumento nella chiave di volta per far tornare Ragusa una Provincia guida per l’intero mezzogiorno.