MODICA ED IL FILM “ANNI DIFFICILI”, AVANTI TUTTA

Dopo l’inaugurazione della mostra “Benvenuto Anni Difficili”, proseguono le iniziative nell’ambito del programma delle manifestazioni per il “ritorno a casa” del film di Luigi Zampa. Giovedì, alle 18, al Teatro Garibaldi sarà la volta di “Anni difficili testimone della storia del costume del Paese”, un incontro con il famoso critico cinematografico Tatti Sanguineti. Sanguineti sarà intervistato dal presidente dell’Ente Liceo Convitto, Giorgio Colombo, cinefilo di lungo corso. Il critico cinematografico, tra l’altro, presenterà un documentario, dalla durata di circa settanta minuti dal titolo “Anni Difficili, ieri oggi e domani” che comprende interviste a Giulio Andreotti, il quale che ricostruisce il conflitto che lo oppone a Nicola De Pirro e agli uomini del suo staff, l’invito al festival di Venezia, ma anche il sabato fascista, la premilitare e addirittura gli stivali. Anna Proclemer poi farà “tastare il sapore amaro e disperato del film”, Turi Vasile ricostruirà il passaggio dal racconto alla sceneggiatura dove Brancati ideò soluzioni narrative efficacissime, Tullio Kezich ci parlerà di Zampa, della sottovalutazione complessiva della sua opera, Goffredo Fofi analizzerà la spaccatura che produsse in seno al Pci e che vide schierarsi contro il film il settimanale Vie Nuove e infine gli storici dell’opera lirica e melomani Michele Suozzo ed Enrico Stinchelli commenteranno le sequenze della Norma di Bellini, un’altra felicissima novità della sceneggiatura. Venerdì mattina ancora parole sul film. E’ in programma, alle 10, al PalaCultura, il convegno dibattito sul tema: “Anni Difficili” e il cinema italiano del dopoguerra. L’identità da salvare”. A relazionare sarà il docente di Discipline dello Spettacolo all’Università di Catania, Fernando Gioviale e lo storico del cinema Sebastiano Gesù. Alle 19, sempre di venerdì, al teatro Garibaldi invece sarà la volta del seminario sul tema “Il restauro del film ovvero il recupero artistico di valori immateriali”, a cura di Matteo Pavesi, della Cineteca italiana di Milano, e di Davide Pozzi della cineteca di Bologna.

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