Arrestati i responsabili di una rapina ai danni di un’anziana donna residente nel centro storico di Ragusa. Si cercano i complici

Gli uomini della Squadra Volanti dell’Udella Questura di Ragusa hanno arrestato Jonathan Tribastone, 20 anni, e Orazio Maugeri, 52 anni. Ieri, intorno alle 11, era stata segnalata una rapina consumata all’interno di un’abitazione del Centro storico di Ragusa ai danni di un’anziana signora. Sul posto è stata inviata la Volante che apprendeva del fatto reato consumatosi il giorno prima intorno alle 17. I particolari della rapina erano particolarmente cruenti, difatti l’anziana di 88 anni sofferente per varie patologie dovute all’età, si trovava in casa da sola in quanto la badante era uscita per delle commissioni; sente suonare al campanello, risponde ma nessuno si annuncia e crede in un errore. Tutto ad un tratto, viene presa alle spalle, le mettono una mano davanti agli occhi ed una davanti alla bocca e le dicono di stare calma e che se avesse consegnato tutto il denaro e gli oggetti in oro non le sarebbe accaduto nulla. L’anziana signora, terrorizzata continua a ripetere di non avere nulla di valore in casa, ma i due rapinatori che indossano un passamontagna non demordono e la tengono per le braccia bloccata su una poltrona. Le continuano a ripetere che vogliono i soldi.
La donna, riferisce di tenere tutto in banca ed in preda al panico ed al forte stato d’agitazione, firma un assegno per riottenere la libertà.
I rapinatori dapprima insistono che vogliono altro denaro e dopo aver fatto un giro per tutte le stanze mettendo a soqquadro ogni cosa, accettano di ricevere degli assegni con la minaccia che se la vittima avesse avvisato la Polizia prima che riuscivano a cambiarli, l’avrebbero ammazzata. Alla donna vengono fatti firmare ben tre assegni in quanto nei primi due alla vittima tremava troppo la mano per la paura ed i rapinatori temevano che non avrebbero accettato l’assegno in banca. Una volta ottenuto il titolo bancario firmato in bianco, con tanto di girata per l’incasso, i due rapinatori continuano a cercare oggetti di valore e trovano in un cassetto, una pistola rivoltella calibro 38 e numerose munizioni. Con il bottino si allontanano da casa facendo perdere le proprie tracce.
L’anziana, terrorizzata dalle minacce subite, non denuncia l’accaduto nell’immediato e non si confida con nessuno per paura che i rapinatori tornassero ad ucciderla non riuscendo ad incassare l’assegno così come le avevano promesso.
Gli agenti appresa la notizia di reato, effettuano il sopralluogo all’interno dell’immobile e constatano che i rapinatori avevano fatto ingresso da una porta/finestra posteriore all’abitazione che presentava il vetro in frantumi.
Durante il sopralluogo, il nipote della signora presente sul posto, riceve una telefonata dall’impiegata della banca che gli riferisce di aver ricevuto un uomo poco affidabile che voleva cambiare un assegno a firma dell’anziana zia.
Scattano le ricerche del soggetto che stava ricettando l’assegno e da li a poco, mediante l’impiego di quattrp Volanti, veniva rintracciato Maugeri, noto pluripregiudicato che veniva tratto in arresto. —
Essendo emersi elementi di reato tali da dover rispondere anche del reato di rapina commesso il giorno precedente, Maugeri mette gli investigatori sulle tracce del responsabile della rapina, dichiarando di essere estraneo ai fatti avvenuti il giorno prima e che era stato contattato solo per compiere il reato di ricettazione in cambio di denaro. Il personale della Squadra Volanti, nella prosecuzione delle indagini, risaliva all’identità del probabile autore della rapina ai danni dell’anziana signora ed in pochi minuti lo ha rintracciato e sottoposto a perquisizione personale e domiciliare. L’esito dell’attività di ricerca dei mezzi di prova dava esito positivo, difatti nei pantaloni, Jonathan Tribastone, anch’egli conosciuto alle forze di polizia in quanto pluripregiudicato e sorvegliato speciale di P.S., occultava parte del munizionamento rapinato alla donna e gli assegni che la stessa aveva firmato in bianco.
Estesa la perquisizione all’abitazione, è stata rinvenuta l’arma, una rivoltella marca Smith & Wesson calibro 38 e numerose munizioni pronte all’impiego.
Tribastone inizialmente era del tutto reticente cercando di sviare le indagini, ma dopo qualche ora ha resto spontanee dichiarazioni in merito al reato cruento commesso la sera prima. Le dichiarazioni, verbalizzate dal personale della Squadra Volanti e della Squadra Mobile, sono oggetto di attenta analisi in quanto si ricercano i complici che erano unitamente a Tribastone al momento della rapina. Ultimati gli accertamenti di rito, i due arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Ragusa

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa