L’incontro alla Provincia Regionale di Ragusa ha voluto mettere a fuoco , e confrontare le idee e bisogni culturali del territorio ibleo attorno alla volontà di voler costituire una rete regionale di uomini di cultura, operatori culturali artisti, sul come essere un’ interfaccia tra il territorio e l’istituzione dell’Assessorato BB.CC. e dell’Identità Siciliana e l’Assessorato Turismo e spettacolo. Si auspicherebbe che Associazioni, Fondazioni, operatori, uomini di cultura della Regione Sicilia, siano il diretto trait d’union tra le esigenze e i bisogni dei territori , delle diverse realtà provinciali,e la Regione , per determinare la politica culturale, che esuli dai rapporti clientelari, a seconda dell’assessore pro tempore, e guardi alle realtà teatrali, culturali siciliane.
Una rete propositiva insomma , che programmi e consigli sul come interfacciarsi alle realtà vive e operanti dei territori. Insomma, un modo che esca dai paesanismi, e dai “particulari” mettendo il dito nella piaga:la cultura ,come bene immateriale, non ha costi, ma l’organizzazione, vuoi teatrale, vuoi editoriale, ha un costo , che sarebbe bene fosse distribuito equamente tra i territori, e le manifestazioni.
Per il Circuito del mito, ad esempio, abbiamo assistito al conferimento, da parte dell’Europa di otto milioni di euro, non sappiamo quanto sia stato erogato a livello regionale. Ma si è assistito al privilegio di certe compagnie, e di certi territori. Questo vuol ire che, invece, in questo nuovo clima di cambiamento, non succeda più, in quanto le Compagnie, parliamo del teatro, devono essere considerate e coinvolte. Sarebbe bene che i parlamentari della Provincia di Ragusa ponessero la loro attenzione su questo problema:le sovvenzioni devono essere ripartite equamente tra i territori, e non solo focalizzate sulle grandi manifestazioni ed eventi, che ,oltretutto, non consentono né una crescita del tessuto artistico, né un clima di scambi.
Ma l’idea è quella di ampliare la visuale, prettamente teatrale, in una culturale, che veda coinvolti i soggetti della cultura siciliana. L’assenza di una politica culturale potrebbe essere caldeggiata, e proposta dalla rete regionale: ad Agrigento, il 2 dicembre, alle ore 10,30, alla Casa Pirandello, ci sarà un incontro tra i firmatari della proposta culturale sopra menzionata. Presenti ,all’incontro dell’8 novembre, sono stati: Rosanna Bocchieri, Responsabile Fondazione Teatro Carlo Terron Regione Sicilia, Federica Bisegna, Associazione GODOT, Franco Giorgio, Centro Teatro Studi, Giorgio Sparacino, Pippo Antoci, Teatro Utopia, Enza Ferro, professoressa, Francesco Garofalo, storico,