Truffa in danno dell’Inps. Pozzallo, a giudizio in quattro

Decreto di citazione diretta a giudizio per quattro persone, tre uomini e una donna, che devono rispondere di truffa aggravata e continuata in concorso ai danni dell’Inps. La Procura della Repubblica ha mandato a processo una donna sciclitana, Sandra G., 41 anni, e poi Carmelo G., 42 anni, rosolinese, Pietro B., 43 anni, e Salvatore B., 54 anni, entrambi pozzallesi. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, la donna sarebbe la lavoratrice assunta fittiziamente nelle aziende degli altri tre imputati, per lavori agricoli che, in realtà, non aveva mai prestato e per i quali le erano state dichiarate indebitamente delle giornate lavorative. In particolare l’interessata sarebbe stata assunta per cinque giorni, dal 16 al 22 dicembre 2004, nell’azienda di Carmelo G., per centodue giorni, dal sette settembre al 31 dicembre 2005, alle dipendente di Pietro B., e per dieci giorni nell’azienda di Salvatore B., come se fossero effettivamente intercorsi i rapporti di prestazione. Tutto ciò avrebbe procurato con tale illecita condotta alla donna il profitto della somma di 1.515,36 euro, per il 2005, e 135 euro per il 2006, con danno corrispondente per l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, sede provinciale di Ragusa. Il processo a loro carico, però, ha registrato immediatamente un problema. La difesa(avvocati Valeria Sigona, Giovanni Giuca, Sandra Dell’Ali, Corrado Calvo e Salvo Maltese)ha sollevato un’eccezione giacchè si tratta di un processo che, per la gravità del reato sarebbe dovuto passare per le competenze del Giudice per le Udienze Preliminari, cosa che non è stata. Il giudice monocratico, nei fatti, ha accolto il “rilievo” e a restituito gli atti al pubblico ministero che dovrà nuovamente istruire il procedimento e trasmetterlo al Gup.

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