Fondi ex Insicem, Confcommercio chiede alla Provincia di convocare l’organismo di concertazione Il presidente Confcommercio Magro: “Serve fare chiarezza su alcuni passaggi”

“Ci auguriamo che anche questa occasione non vada perduta. Ed è auspicabile che il frangente possa servire per mettere in rilievo il momento difficile, quasi tragico, che le nostre imprese stanno attraversando. Per questo motivo è auspicabile, così come hanno chiesto altre associazioni di categoria, sedersi attorno ad un tavolo e fare il punto della situazione. Perché tutto si svolga con la massima linearità”. Questa la richiesta del sistema Confcommercio Ragusa che, a nome della sua massima espressione, il presidente provinciale Sergio Magro, interviene sulla delicata questione riguardante la pubblicazione e l’attivazione del bando relativo ai fondi ex Insicem da destinare alle imprese. “Tutti i soggetti interessati – chiarisce Magro – hanno il dovere di mettersi al servizio della collettività. Se questo può significare anche rivedersi e fare il punto della situazione affinché ci sia la massima chiarezza nel procedere, sapendo chi fa che cosa, annullando anche le voci di corridoio che sulla vicenda stanno continuando a diffondersi (a torto a ragione, non stiamo qui a sindacare), allora è opportuno andare avanti in questa direzione. Crediamo che si tratti di un atto dovuto nei confronti delle imprese ragusane”. Il presidente Magro si rivolge dunque alla Provincia regionale di Ragusa, in qualità di ente che gestisce le procedure dell’organismo di concertazione. “E’ opportuno che l’ente di viale del Fante – aggiunge il presidente Confcommercio – convochi un incontro in breve volgere di tempo per fare in modo che tutti i dubbi possano essere posti sul tavolo, siano risolti prima che il bando scada e che tutto vada in porto. Se c’è chiarezza da fare prima che si arrivi alla conclusione, cerchiamo di predisporre un percorso positivo in un momento in cui l’accesso al credito è difficile, e anche quando ciò avviene ha costi eccessivi per le imprese. Per questo la convocazione si può considerare un elemento essenziale. E’ un invito al buon senso e a chiarirci. Le polemiche, di qualsiasi tipo, siano messe al bando. Trasformiamo questa opportunità in una occasione di crescita per la concertazione sul territorio ravvisando la necessità di dare ulteriori risposte al sistema imprenditoriale fiaccato da una lunghissima crisi”.

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