Politica a Modica. Pd e PdL: periodo difficile

Periodo non certo idilliaco per Pd e Pdl(i principali partiti nella città di Modica). Da un lato il Partito Democratico del sindaco Antonello Buscema, uscito “malconcio” dalle primarie di domenica. A Modica sono andati a votare poco più di mille persone (nelle ultime primarie di coalizione i votanti erano stati 1700), ottimo il risultato di Renzi che si è imposto, forte di 419 consensi, non avendo nessun apparato di partito dalla sua parte. I democratici in città erano divisi fra l’indicazione del primo cittadino Buscema, in favore della Puppato (con appena 56 consensi) e la restante parte in favore di Bersani (che ha raccolto 360 voti). Non di poco conto – ed anche questo dato aggrava la situazione per il Pd, dati i pessimi rapporti con Sel – il risultato di Nichi Vendola, che ottiene 186 voti. All’interno del Partito Democratico c’era già chi aveva chiesto un momento di riflessione dopo i risultati, non esaltanti, delle elezioni regionali; non è difficile immaginare come l’aria, a sei mesi dalla tornata amministrativa che dovrebbe vedere nuovamente in campo l’uscente Buscema, sia sempre più “pesante”. A trarre benefici da questa situazione “d’impasse” del partito del sindaco, non c’è chi dovrebbe esserci, cioè il Pdl, alle prese con l’autosospensione di Mommo Carpentieri. L’ex vicepresidente della Provincia, dopo il successo di consensi personali ottenuto alle regionali (il più votato in assoluto in città), con una lettera ha reso nota la sua autosospensione; decisione “mal digerita” dal deputato nazionale modicano, Nino Minardo. “Carpentieri va via? Ci rigeneriamo – è stata la netta risposta di Minardo -. Basta con i generali – ha tuonato ancora -, che vadano per la loro strada. Al Pdl serve l’esercito, del quale bisogna riconquistare la fiducia”. Proprio la fiducia – a detta dei bene informati – sembra quella che manca ai berlusconiani modicani che, dopo Carpentieri, potrebbero avere a giorni altre importanti defezioni. Mommo Carpentieri – che ha da sempre tenuto a sottolineare il suo rapporto con la gente, respingendo al mittente l’epiteto di generale – sembra pronto a formare un Movimento politico. Stessa idea sembrano averla altri esponenti del Pdl modicano, pronti ad abbandonare il progetto “Minardo”, mettendo in difficoltà il deputato che, proprio in questi giorni, si sta giocando le “sue carte” per tentare la ricandidatura al Parlamento nazionale.

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