Per la prima volta la Provincia di Ragusa fa giurisprudenza e questo grazie all’azione svolta dall’Unsic di Modica con la collaborazione dell’Ispettorato Provinciale Agrario. E’ stato finalmente applicato il provvedimento per l’assegnazione di carburante agricolo alle aziende zootecniche a stabulazione fissa, quelle che, in sostanza, non fanno pascolo. “E’ il decreto ministeriale 454 del 14 dicembre 2001 – spiega il presidente dell’Unsic, Ignazio Abbate – non interpretato nella maniera corretta. A Palermo, grazie al forte l’impegno da Francesco Alongi, dell’ispettorato Agrario di Ragusa, abbiamo fatto interpretare a dovere la legge. La prassi sarà: una richiesta formale all’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste e all’Ispettorato agrario che potrà essere fatta attraverso la nostra organizzazione o degli altri patronati. E’ giusto sottolineare la disponibilità di Alongi che si e intestato il provvedimento, con viavai di segnalazioni con la Regione, fino a quanto è diventato definitivo”. La proporzione di assegnazione va sulla base della quantità del terreno agricolo. Il provvedimento consentirà di abbattere i costi produzione. ”L’assegnazione del surplus di gasolio suppletivo – dice Tino Antoci, responsabile della sezione modicana dell’Unsic – spetterà a chi ne farà richiesta. Se, ad esempio, un’azienda ha cinque ettari di seminativo semplice e fa coltura intercalare. Sarà riconosciuta la doppia Uba(Unità di Bestiame Adulto) con doppio stanziamento di gasolio, pari alla quantita di ettari di doppia coltura realizzata nell’annata agraria. Si dovrà dichiarare che il foraggio servirà per gli animali. L’aumento della fornitura sarà tra il 20 e il 25 per cento. Questo provvedimento è legge e sarà applicato anche per le altre provincie. In provincia di Ragusa le aziende che ne usufruiranno sarà diverse centinaia. “Chi fa uso di coltura intercalare dal primo gennaio – conclude Abbate – potrà chiedere gasolio supplementare dichiarando che sarà destinato alla propria stalla”.
nella foto la conferenza stampa Unsic, da sinistra Tino Antoci, Ignazio Abbate e Mario Abbate(vice presidente)