Chiesti 20 mesi di carcere per giovane di Modica accusato di cessione di droga aggravata per ottenere prestazioni sessuali

Cessione di droga aggravata per ottenere prestazioni sessuali. Risponde di questo reato, che non è da niente, un giovane modicano, Marco G., 26 anni, difeso dall’avvocato Concetto Falla. Il pubblico ministero, Alessia La Placa, nonostante le dichiarazione spontanee di innocenza dell’imputato ha chiesto la condanna ad un anno e otto mesi. Il Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, presidente, Chiavegatti e Scifo, a latere)ha deciso, a questo punto, di rinviare al prossimo nove gennaio per l’arringa conclusiva del difensore, l’eventuale replica del piemme e la sentenza. I fatti si riconducono alla notte tra il 12 e il 13 giugno di due anni fa. Una minorenne denunciò di avere “subito” violenza sessuale dall’imputato dopo che questi gli avrebbe fatto assumere della cocaina. Il ventiseienne, dal canto suo, durante la deposizione ha sostenuto che il rapporto sessuale fu consumato in auto e che la ragazza era consenziente. “Avevamo bevuto un po’ – ha detto – ma nulla più. L’accompagnai personalmente a casa tant’è che lei dopo essere scesa dal veicolo barcollò un momentino e io le chiese se era il caso di accompagnarla fino alla porta. Mi rispose che non era necessario e che era meglio non farmi vedere”. A vantaggio della difesa c’è il fatto che all’epoca dei fatti, dopo la denuncia, non fu effettuata alcuna analisi clinica o tossicologica sulla presunta vittima

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