LEGGE SU IBLA, TRA POCO A PALERMO INIZIA IL CONSUETO ALLARME PELLIGRA SI RIVOLGE AI DEPUTATI IBLEI: “QUESTA VOLTA PENSIAMOCI PRIMA ED EVITIAMO CHE LA NORMA SIA SVUOTATA”

“Tra qualche giorno ricomincerà ad essere giocata la partita della legge su Ibla. Non è opportuno che i giocatori comincino a riscaldarsi, a bordo campo, in modo da essere pronti non appena l’arbitro fischierà l’inizio?”. E’ l’interrogativo, utilizzando una metafora calcistica, che si pone il presidente dell’associazione politico-culturale “Pensare Ibleo”, Enzo Pelligra, che, alla luce delle numerose scelte che dovranno essere fatte a Palermo sul fronte della spending review, chiede alla deputazione regionale dell’area iblea di mettere le mani avanti e di valutare con la massima attenzione le manovre in tema economico che arriveranno dal Governo Crocetta ormai insediato da qualche giorno. “C’è il timore – continua Pelligra – che la norma possa subire una ulteriore decurtazione rispetto all’anno scorso se non addirittura essere soppressa. Ricordo che si era già registrato un taglio del 20% rispetto all’anno precedente, da cinque milioni si era passati a quattro. Non vorremmo che questo gioco al ribasso proseguisse anche adesso. Ecco perché chiediamo la massima attenzione ai nostri cinque deputati all’Ars, i giocatori in campo appunto, perché non si stravolga, dal punto di vista finanziario, una norma che, da quando è entrata in funzione in modo adeguato, ha portato soltanto benefici ai nostri centri storici. Certo, si sono registrati, a volte, taluni eccessi. Ma, come si dice, nessuno è perfetto. La tendenza, ad ogni modo, è risultata positiva se è vero, come è vero, che fino a vent’anni fa, e forse meno, Ibla era destinata ad un silente declino mentre adesso sprizza vitalità da tutti i pori anche se, a nostro modo di vedere, potrebbe fare molto, ma molto di più”. Pelligra si rivolge, dunque, ai parlamentari all’Ars. “A quelli nuovi – aggiunge – così come ai navigati. E’ fondamentale formare un fronte comune per tutelare i principi cardine della norma. Altrimenti corriamo il rischio di vanificare tutta l’azione svolta. Inoltre, in considerazione del fatto che, finalmente, possiamo contare su un deputato della città di Ragusa, siamo certi che, da quest’ultimo, si registrerà una strenua difesa rispetto ai tentativi, che si ripetono ogni anno, di depauperare la norma o, peggio ancora, di svuotarla completamente dal punto di vista finanziario. Ci chiediamo: perché i nostri cinque deputati non si riuniscono, non tengono una riunione tutta loro, per decidere una strategia comune che servirebbe ad affrontare questo o quell’altro problema? Le ideologie, le appartenenze partitiche, in questo caso, valgono fino a un certo punto. Qui bisogna fare soltanto l’interesse del territorio. Senza divisione alcuna. Ma non a tutti e non sempre riesce bene. Restiamo, dunque, in attesa, così come l’intero territorio, così come tutta la città di Ragusa, di conoscere sia il pensiero che le azioni che i nostri deputati intendono concretizzare a difesa della legge in questione”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa